Fra i tanti ospiti in collegamento quest’oggi con il programma di Rai Uno, Storie Italiane, anche il pugile Daniele Scardina. King Toretto, lottatore di Rozzano (provincia di Milano), è uno dei concorrenti dell’edizione 2020 di Ballando con le Stelle, e in queste prime puntate si sta dimostrando senza dubbio uno dei migliori ballerini amatoriali dello show di Rai Uno, senza dubbio uno dei più determinati e vogliosi di mettercela tutta. Daniele Scardina, interpellato da Eleonora Daniele stamane, si è lasciato andare ad una sorta di sfogo, facendo chiaramente capire che molti giudicano spesso e volentieri un libro solo dalla copertina; vedendolo tatuato, muscoloso e con la faccia da “bad boy”, nessuno potrebbe mai pensare che l’ex fidanzato di Diletto Leotta fosse una persona molto religiosa, e invece l’apparenza inganna come si suol dire: “Si sono meravigliati che parlo di Dio perché non se ne parla – le parole di Scardina – Dio è amore, bisognerebbe parlarne per essere migliori”.
DANIELE SCARDINA: “MI SONO PIACIUTO SABATO SERA”
E ancora: “Molti giudicano dalla copertina senza leggere il libro”. Daniele Scardina ha poi parlato della sua esibizione di sabato sera, premiandosi: “Mi sto rivedendo ma l’ho già rivisto molte volte, ne ho parlato già ieri sera e ci siamo divertiti. Poi la coreografia era una bomba”. Un’esibizione che è piaciuta particolarmente al giudice Guillermo Mariotto, che sabato sera l’aveva commentata così: “Era un ballo gioioso bello, eppure io mi sono emozionato, ma un’emozione diversa, ti ho visto parlare di Dio con una disinvoltura, quando se ne parla così, con gioia, con libertà… era tutto meraviglioso, anche se la lingua era sempre di fuori… grazie di portare questo messaggio”. In studio a Storie italiane anche Laura Freddi, che ha commentato schierandosi al fianco di Daniele Scardina: “Sul discorso della fede, perchè ci meravigliamo? Perchè lui ha i tatuaggi ed è stato un pugile?”. In studio dicono ancora: “Ci si meraviglia perchè non si è abituati a sentir parlare di Dio, la contrapposizione fra quello che lui appare e quello che è…”.