Mohamed Abidi: sarebbe questo il nome dell’uomo ricercato per l’aggressione ai danni del militare Danilo Pipitone, morto in ospedale dopo essere stato colpito in strada a Centocelle, periferia di Roma, nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Secondo quanto riportato dalla trasmissione Ore 14 di Milo Infante, si tratterebbe di un tunisino nato nel 1990 ritenuto il presunto killer del caporal maggiore dell’Esercito, e stando alle ultime indiscrezioni avrebbe le ore contate perché gli inquirenti sarebbero a un passo dalla cattura.
L’uomo al centro del fuoco investigativo sarebbe soggetto già noto alle forze dell’ordine e alle spalle avrebbe una detenzione per precedenti questioni di spaccio di stupefacenti e violenza sessuale, riporta Ansa, e per la Squadra mobile della Capitale sarebbe il principale sospettato. Non è chiaro se possa essersi dato alla fuga sotto falsa identità e con documenti contraffatti, ma secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa la caccia all’uomo potrebbe concludersi a breve. Il 33enne tunisino sarebbe stato scarcerato nel 2018 e non si esclude che possa usare altri nomi per scampare all’arresto in ordine all’aggressione ai danni di Danilo Pipitone. Ignoto il movente.
Danilo Pipitone militare ucciso a Centocelle: la ricostruzione dell’aggressione
Gli inquirenti riterrebbero Mohamed Abidi quale presunto responsabile dell’aggressione che ha portato alla morte il militare Danilo Pipitone, 44 anni, colpito in strada a Centocelle nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Il caporal maggiore dell’Esercito è deceduto poche ore fa in ospedale a seguito delle gravissime lesioni riportate e ora è caccia al presunto killer. Secondo le ultime indiscrezioni riportate dal programma Ore 14, infatti, le attenzioni di chi indaga si starebbero concentrando sull’individuazione del tunisino, classe 1990, già noto per precedenti di spaccio e violenza sessuale e scarcerato nel 2018.
Danilo Pipitone, ricostruisce Ansa, lavorava come infermiere all’ospedale militare del Celio e a seguito del ferimento era stato ricoverato in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I di Roma. Il 44enne sarebbe stato aggredito brutalmente mentre andava a riprendere la sua macchina nel quartiere periferico di Centocelle, in via dei Sesami, e l’ipotesi della rapina sarebbe ritenuta remota poiché la vittima, al momento dei soccorsi, sarebbe stata trova in possesso del proprio denaro e del telefonino. L’aggressore si sarebbe dileguato a bordo di una Fiat 500 Abarth noleggiata e, secondo gli inquirenti, potrebbe trattarsi del tunisino Abidi, dal 2013 registrato nella banca dati dell’Ufficio stranieri della Questura di Roma.