Danilo Rea ha ricevuto da pochi giorni la conferma della nomina come Presidente della sezione musica del Penisola Sorrentina Arturo Esposito di quest’anno, il Premio Nazionale che quest’anno vivrà la sua 25esima edizione. Sarà il jazzista conosciuto in tutto il mondo a guidare le candidature musicali in attesa del riconoscimento, che l’anno scorso ha premiato Sergio Cammariere. Intanto Rea si prepara al concerto in piano solo che lo vedrà tornare al Parco Auditorium della Musica di Roma il prossimo 27 febbraio e quindi a breve distanza dal live che ha vissuto ad Aosta in occasione dello scorso San Valentino. Gli spettatori invece potranno assistere all’esibizione di Danilo Rea grazie a Una storia per cantare e la puntata che Rai 1 trasmetterà nella prima serata di oggi, sabato 22 febbraio 2020.
DANILO REA, IL PROGETTO JAZZ SU MINA
Si tratta della prima volta che Rea si ritrova su questo palco per omaggiare Mina, con cui ha avuto però già l’occasione di collaborare di recente. L’anno scorso infatti Rea e i colleghi Alfredo Golino e Massimo Moriconi hanno dato il via a Tre per Una, un progetto jazz che hanno voluto con forza proprio per omaggiare la grande cantante. Esiste uno storico sodalizio che unisce Danilo Rea a Mina e non stupisce, vista la decisione della cantante di affiancarsi da tempo a musicisti jazz. “Con lei abbiamo rivisitato tante canzoni che hanno fatto la storia di questo genere”, ha dichiarato il pianista a Recensiamo Musica, parlando del recital che ha dato poi vita al disco Tre per Una, una raccolta di brani di Mina rivisitati in chiave jazz.
LA SCELTA DEI BRANI DELLA TIGRE DI CREMONA
“L’idea è arrivata subito dopo un concerto che insieme a Massimo Moriconi e Alfredo Golino abbiamo realizzato a Cremona”, aggiunge, “la risposta del pubblico è stata tale da farci venire voglia di confezionare questo progetto”. Il sostegno di Massimiliano Pani, il figlio della cantante e suo produttore, è stato essenziale per proseguire nel progetto a tre. Il disco non poteva però comprendere di certo il vasto repertorio della Tigre di Cremona, che ha all’attivo oltre 1.400 brani, suddivisi fra cover e inediti. I tre musicisti si sono concentrati così sulle canzoni storiche e classiche, quelle “che ascoltavamo quando eravamo più giovani e che erano stati suonati da grandissimi musicisti, arrangiatori e direttori d’orchestra, artisti di straordinario talento, da Gianni Ferrio a Pino Presti passando per Bruno Canfora e molti altri ancora”.