Danilo Toninelli sui social ha voluto chiarire la sua posizione in merito a quanto accaduto due giorni fa al bar quando è stato ripreso da alcuni cittadini. L’ex Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel Governo Conte è stato accerchiato fuori ad un bar da un gruppo di cittadini, una situazione che è poco dopo degenerata visto che il politico grillino si è arrabbiato mandando tutti a quel paese. “Il video risale a martedì scorso – ha detto sui social l’ex ministro grillino – è girato nei media con una chiave di lettura negativa per il sottoscritto. Erano le 17.30, avevo un appuntamento di lavoro e per ovvi motivi legati al Covid non volevo farlo in ufficio”. Toninelli ha poi proseguito dando la sua versione dei fatti che l’hanno spinto ad optare per una veloce sosta ad un baretto sotto l’ufficio. Fin qui nulla di strano, se non fosse che improvvisamente un gruppo di persone si avvicinano per fargli delle domande. “Erano 15 persone, una squadra hanno detto: ’eccolo il politico a cui fare domande. Vengo accerchiato, con fare non normale” – racconta sui social il politico che prosegue dicendo – “io sono un cittadino che risponde a tutti, io sono un cittadino normale che ha il privilegio di lavorare nelle istituzioni, mi fermano da tutte le parti, al bar, al carrello mentre faccio la spesa, per me è uno stimolo. Questa era una situazione diversa, non volevano un confronto, ma attaccarmi in modo minaccioso e aggressivo, anche la fisicità era aggressiva”.
Danilo Toninelli: “Se ti parla un cittadino normale non ti punta il telefono contro”
Questo gruppo di persone avvicinatesi a Danilo Toninelli gli hanno chiesto come mai il Movimento 5 Stelle si trovi al governo con il partito di Bibbiano, facendo riferimento al PD. Una domanda a cui l’ex Ministro delle infrastrutture e dei trasporti nel Governo Conte ha reagito perdendo le staffe e dicendo: “mi avete rotto i cog…”. Una risposta sicuramente esagerata come ha sottolineato lo stesso grillino che ha fatto una sorta di mea culpa sui social facendo però delle precisazioni: “io mi arrabbio perché non possono dirmi che sono uguale agli altri, mi taglio lo stipendio da 7 anni e questi devono saperlo”. Poi ammette: “avrei potuto arrabbiarmi meno ma non era una situazione normale, perché avere attorno 10-15 persone attorno che contemporaneamente, verbalmente ti aggrediscono, mentre uno filmava. Se ti parla un cittadino normale non ti punta il telefono contro. Ma non era una situazione come le altre anche se i media l’hanno descritta per danneggiare, Salvini ha rilanciato pezzi per generare odio e fa male, malissimo, ed ha anche un effetto drammatico per la democrazia. Ti porta a pensare che una persona che è perbene non lo sia. Questo fa male”.