Una storia da giallo quella che ha tenuto col fiato sospeso Germania e Danimarca nei giorni scorsi. Due bambini di una ricca ereditiera sono scomparsi nel nulla: Klara, 13 anni, e Theodor, 10 anni, sono stati rapiti la notte del 31 dicembre da un gruppo di uomini. Secondo quanto scoperto dagli inquirenti, però, in realtà sono stati fatti “sequestrare” dalla mamma. I due si trovavano a Gravenstein, in Danimarca, dove stavano festeggiando il San Silvestro insieme al padre. Proprio lì “banda” è entrata all’interno del locale Caféodora della cittadina danese e ha aggredito il padre.
L’uomo è stato scaraventato a terra e i bambini sono stati portati via. Klara e Theodor sono i figli di Stephan Hensel e Christina Block, ereditiera e figlia di Eugen Block, uno degli uomini più ricchi di Amburgo, che ha costruito le sue fortune nella ristorazione, spiega “Open”. Dopo alcuni giorni i due bambini sono stati ritrovati. I piccoli erano stati fatti “rapire” dalla madre: solamente l’ennesimo colpo nella “guerra” tra la donna e il suo ex marito.
Danimarca, rapiti i figli dell’ereditiera Block: continua la battaglia
Nei pressi di Gravenstein, in Danimarca, dove sono stati rapiti i bambini, alcuni testimoni hanno notato le targhe tedesche delle auto a noleggio proprio negli istanti in cui i due venivano portati via. Si trattava di una Citroën DS7 Crossback con numero di targa DN-AV 9551 e una Mercedes Classe A con numero di targa WI-W 6481: queste sono le due vetture utilizzate dal gruppo per il sequestro. La polizia di Stato di Amburgo ha fatto sapere subito di avere “tutti i motivi per credere che i bambini siano con la mamma” che ne ha in Germania la custodia legale.
Si è trattato dunque non di un rapimento ma di un colpo messo a segno dalla madre nella dura battaglia legale per la custodia dei figli. Block e Hensel “combattono” da anni: nell’estate del 2021 i figli più piccoli sono andati a trovare il padre in Danimarca per il weekend ma non hanno fatto ritorno in Germania. Secondo il padre era “per loro volontà” ma la madre parlava di bambini “trattenuti”. Il Tribunale ha dato ragione all’uomo e riconosciuto il suo diritto di crescerli. La più grande delle figlie, la 17enne Johanna, si è trasferita dal padre mentre la 15enne Greta vive con la madre ad Amburgo. Una battaglia senza esclusioni di colpi.