Anche in Danimarca una donna ha vinto le elezioni politiche. Anche lì è stata promessa una linea dura sui migranti. Ma Mette Frederiksen, premier uscente, è la leader del partito socialdemocratico e guida un governo di sinistra. In effetti, il suo programma elettorale ha poco di sinistra. Anzi, sembra più di destra di quello di Giorgia Meloni. Ad esempio, c’è il piano “zero immigrati in Danimarca”, compresi i richiedenti asilo. Infatti, da tempo in Danimarca gli immigrati non sono né ben visti né ben accolti. Fanno però eccezione quelli che arrivano dall’Ucraina. Dunque, i provvedimenti presi sono drastici e vanno oltre perfino quelli del premier Ungherese Viktor Orban.



Ad esempio, come riportato da Italia Oggi, vuole che i richiedenti asilo siano trasferiti in Ruanda. Invece i migranti che delinquono, dopo la condanna, saranno trasferiti nelle carceri del Kosovo, prese in affitto. Per quanto riguarda, invece, i permessi di soggiorno, quelli già concessi saranno ritirati a quegli immigranti provenienti da paesi in cui la situazione è migliorata. Non si tratta solo di slogan elettorali, perché il governo Frederiksen ci stava già lavorando prima delle elezioni. Infatti, il Parlamento danese ha votato una legge che autorizza il governo a trasferire i migranti fuori Ue, anche i richiedenti asilo.



DANIMARCA, COME FUNZIONA IL PIANO “ZERO MIGRANTI”

La Danimarca ha avviato un negoziato con il Ruanda il trasferimento nel paese africano di migranti, in cambio di denaro. Un accordo simile a quello stipulato mesi fa dall’allora premier britannico Boris Johnson, che si era impegnato a versare 120 milioni di sterline al Ruanda, attirandosi le critiche soprattutto dei partiti di sinistra europei, che però sulla Danimarca tacciono. Le trattative danesi sono in corso, quindi non è chiaro quanto sborserà per l’accordo col Ruanda. Ma è nota la somma che verserà al Kosovo per l’affitto delle carceri: 15 milioni all’anno per 300 celle nella prigione di Gjilan, non lontana da Pristina. Una decisione giustificata col sovraffollamento delle carceri in Danimarca, dove però i detenuti sono 4mila e molti scontano la pena in “prigioni aperte”, dove si può uscire con permessi.



L’accordo prevede che al termine della pena, i migranti vengano espulsi dal Kosovo. Per quanto riguarda i permessi di soggiorno, l’obiettivo della sinistra danese è di ridurre a zero anche quelli che chiedono asilo politico. Peraltro, la Danimarca sostiene la necessità di costruire centri di accoglienza per immigrati nel nord Africa e in Medio Oriente, così da selezionare i richiedenti asilo dai migranti economici. Infatti, sono in corso trattative con Etiopia, Egitto e Tunisia. Idea simile ha Meloni, che si è attirata le critiche della sinistra. Eppure, il Pd di Letta in Europa fa parte dello stesso schieramento della Frederiksen