Danimarca, Mette Frederiksen si appresa a diventare nuovo primo ministro e lancia un messaggio in tema di migranti: stop ai centri profughi. La leader dei Socialdemocratici, vittoriosi alle elezioni dello scorso 5 giugno 2019, ha affermato ai microfoni di Kristeligt Dagbald di voler chiudere le strutture di accoglienza per richiedenti asilo e di voler «deportare in Nordafrica» gli ospiti, evidenzia Il Giornale. Linea dura con provvedimenti «durissimi» in materia di immigrazione, con i Socialdemocratici che avranno a disposizione 91 seggi parlamentari sui 179 totali. Smantellamento dei centri profughi ma non solo, con il trasferimento degli ospiti in Nordafrica attraverso le convenzioni di rimpatrio stipulate con i Paesi del Maghreb, finora mai attuate dai precedenti governi danesi.



DANIMARCA, METTE FREDERIKSEN: “CHIUSURA CENTRI PROFUGHI”

I centri profughi rappresentano «focolai di illegalità», poiché «scarsamente controllati dalla polizia e in essi prolifera di conseguenza lo spaccio di droga e la propaganda islamista». Mette Frederiksen ha poi aggiunto: «Non è affatto eroico o misericordioso ammassare nel nostro Paese migliaia di immigrati di cui non conosciamo nulla e causare così enormi tensioni sociali nella nostra società. I problemi dei profughi non si risolvono spostando questi ultimi dalla loro patria in Europa, ma dando a costoro opportunità e speranze nei rispettivi Stati di origine», riporta Il Giornale. E sono state numerose le critiche giunte dalla Sinistra danese e non: il segretario del Partito Social-Liberale danese Morten Østergaard ha parlato di «svolta xenofoba», così come la presidente dei socialisti spagnoli Cristina Narbona.

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