Sono tante le storie di chi è rimasto vittima degli effetti avversi dei vaccini Covid. C’è chi si è fidato della medicina, chi si è spaventato dell’arrivo della pandemia per la diffusione di un virus inizialmente di origini sconosciute, e chi si è sentito obbligato a sottoporsi ad un trattamento sanitario impostogli dall’alto. Ma a prescindere dalle ragioni diverse di queste persone sono accomunate da un triste epilogo: effetti avversi che stanno mettendo a dura prova le loro vite. E ora, dopo i danni subìti, non si sentono, ancora una volta, tutelati da quello Stato che per 3 anni li ha tanto rassicurati conducendoli per mano verso quello che poi per loro si è rivelato essere un incubo.
Le rivelazioni sulle omissioni dell’AIFA e sulla negligenza dei CDC americani in merito alle controindicazioni dei vaccini hanno aizzato ancora più significativamente la rabbia delle vittime, che ora minacciano azioni legali per poter almeno contare su un risarcimento per aver subìto danni permanenti. Sono soprattutto le patologie cardiache ad essersi riversate in particolare sui ragazzi in giovane età. Oltre a tromboembolie, problemi neurologici e genetici. Problemi, questi, che invalidano la quotidianità delle loro vite.
Lo Stato farà chiarezza sugli effetti avversi di vaccini Covid?
Tra le testimonianze riportate da La Verità e Fuori dal Coro c’è chi sottolinea come i medici continuino a negare la correlazione tra gli effetti avversi e i vaccini, mentre altri raccontano come alcuni specialisti spingevano per la prosecuzione delle dosi pur dopo aver riscontrato le prime patologie post-inoculazione. In tutto questo ricompare anche la tematica della farmacosorveglianza: le segnalazioni degli effetti avversi, come ormai sappiamo, sono state ignorate, ma il problema sta ancora più a monte, dato che spesso la stessa compilazione dei moduli da parte delle vittime è strutturata in modo da non poter rendere una testimonianza precisa dei danni da vaccino subìti. “Una farsa” insomma, come hanno rivelato i diretti interessati.
A gran voce quindi le vittime chiedono giustizia: “è gravissimo quello che hanno fatto Aifa e Ministero della Salute, che non poteva non essere al corrente”, (…) “chi ha sbagliato deve pagare. Non si gioca con la vita delle persone”. E al coro si è aggiunto anche Corbelli, leader di Movimento Diritti Civili, che durante la pandemia non ha mai smesso di scendere in campo per sottolineare le incongruenze che già all’epoca stavano iniziando ad emergere sul modus operandi della campagna vaccinale. E ora si unisce chiedendo che lo Stato faccia finalmente chiarezza smettendo di tacere.