Il regista ha avuto l’idea per La canzone della vita Danny Collins dopo aver letto una notizia online circa il cantante Steve Tilston. Nel 2016 Al Pacino è stato candidato al Golden Globe come miglior attore protagonista in una commedia musicale. Il film è stato distribuito in America, ma in Italia viene distribuito soltanto per il mercato home video. La critica è stata unanime nel definire Al Pacino ancora una volta grandioso, grazie soprattutto alla mimica facciale e alla sua grande capacità di calarsi in ogni ruolo in maniera naturale. Anche Annette Bening ottiene i favori della critica, in quanto, sempre in grado di recitare ogni ruolo con estrema ironia. Jennifer Garner, invece, appare poco credibile e non completamente a suo agio nel ruolo. Sicuramente il connubio tra attori maggiormente noti e altri che lo sono molto meno funziona con un cast ben amalgamato e scelto con doviziosa cura. Il film si può dunque fregiare di questo pregio che va assicurato non è una cosa così tanto abituale.
Danny Collins La canzone della vita, film di Rai 1 diretto da Dan Fogelman
Danny Collins La canzone della vita è un film a metà tra la commedia e il drammatico, ispirato alla vita del cantante folk Steve Tilston del 2015. La pellicola andrà in onda su Rai 1 a partire dalle 21,25 di oggi 12 luglio. La regia del lungometraggio è affidata a Dan Fogelman che firma anche la sceneggiatura.
Il cast di Danny Collins La canzone della vita comprende attori del calibro di Al Pacino, Annette Bening, Christopher Plumeer, Jennifer Garner e Bobby Cannavale. Scritto in maniera impeccabile riesce a travolgere lo spettatore grazie a un racconto molto umano e che genera empatia. La presenza di diverse star non può che fare bene a un film in grado di sollevare delle domande, di invitare a riflettere e anche di regalare qualche sorriso.
Danny Collins La canzone della vita, la trama del film
La storia de Danny Collins La canzone della vita è incentrata sulla vita di Danny Collins, un cantante anziano che rifugia nell’alcool e nella droga tutti i suoi fallimenti. Per vivere, si accontenta di cantare vecchi successi americani di fronte ad un pubblico poco esigente. L’uomo è molto insoddisfatto e per questo annega i suoi dispiacere nella droga, nonostante sia circondato dall’amore di una compagna molto più giovane di lui che lo ricopre di attenzione e amore.
Ma un bel giorno, durante i festeggiamenti per il suo compleanno, il suo manager, con un ritardo clamoroso di oltre 40 anni, gli consegna una lettera scritta per lui da John Lennon, perché, infatti, da giovane, gli aveva fatto ascoltare le sue canzoni.
La lettera, sortisce un effetto benevolo in Danny, che finalmente, ritrova la voglia di vivere, di cantare e il coraggio per ritrovare suo figlio, abbandonato in tenera età e purtroppo gravemente malato. Ma Danny è cambiato grazie al coraggio e alla forza ritrovate, decide di assistere suo figlio, di aiutare la nuora e la nipote. Tutto questo nuovo vigore gli conferisce anche la volontà di ritornare a scrivere canzoni.