Dante Palmieri, fratello di Ciro Palmieri, il panettiere di Giffoni assassinato in casa a coltellate dalla moglie Monica Milite e da due dei loro quattro figli, rei confessi, è intervenuto in diretta a “Morning News”, trasmissione di Canale 5 condotta da Simona Branchetti. L’uomo, in particolare, ha ripercorso quanto accaduto nei giorni scorsi: “Siamo stati avvisati da mia cognata Monica il sabato sera del fatto che mio fratello aveva ricevuto un sms sul cellulare, il cui testo diceva: ‘Siamo giù, ti stiamo aspettando, porta giù quello che ti sei preso’. Ci siamo preoccupati, in quanto Ciro non stava lavorando frequentemente e aveva un mutuo da pagare”.
In realtà, è stato poi scoperto che a scriverlo con l’intento di deviare i sospetti era stato uno dei figli di Ciro Palmieri, servendosi di una scheda anonima reperita online. “L’aveva recuperata due giorni prima sul web, non so come abbia fatto – ha aggiunto Dante Palmieri -. Forse la lite da cui è partita questa furia omicida potrebbe essere stata una scusa per mascherare la premeditazione del delitto”.
“CIRO PALMIERI E SUA MOGLIE LITIGAVANO PER TUTTO”: LA TESTIMONIANZA DI DANTE, FRATELLO DELLA VITTIMA
Ciro Palmieri e Monica Milite, ha proseguito Dante Palmieri a “Morning News”, si comportavano bene con i figli, ma avevano lo stesso carattere e quindi non erano a suo avviso troppo compatibili per stare insieme: “Entrambi per una piccola cosa facevano una tragedia, poi dopo una o due ore si riprendevano, come se non fosse accaduto nulla. Le telecamere in casa? Erano state installate perché in zona c’erano stati dei furti e, dato che Ciro lavorava di notte, poteva controllare attraverso il telefono che a casa fosse tutto a posto”.
Dante ha poi concluso asserendo che suo fratello Ciro Palmieri e la sua consorte Monica “hanno fatto una vita di litigi costanti, come ci sono in tutte le famiglie, forse nel loro caso un po’ di più. Litigavano per tutto, anche per un mozzicone di sigaretta o una forchetta caduti a terra. Monica, però, non è stata maltrattata da mio fratello come dicono le persone, non ci sono referti ospedalieri che documentino questo. Sette anni fa lei l’aveva denunciato, poi però aveva ritirato ogni accusa: evidentemente lei avrà avuto un momento così, poi avrà deciso di fare marcia indietro. Non difendo mio fratello e non critico mia cognata. Io le voglio ancora bene e, se la incontrassi, le chiederei cos’è successo”.