L’ultimo dei suoi lavori si intitola “Urban Impressionism” e racconta tramite le note del pianoforte un viaggio totalmente minimalista. Stiamo parlando del mitico Dardust, che ha alle spalle una carriera esemplare come produttore discografico, pianista, musicista e chi più ne ha più ne metta. Di recente è stato anche chiamato come giudice di Amici, data la sua capacità di vedere il talento negli artisti. Ma chi è davvero Dardust? E cosa sappiamo di lui?
Partiamo col dire che Dardust detiene un record tutto italiano: è il primo produttore che è riuscito a portare ben due canzoni al famoso festival dell’Eurovision. Dietro ai brani di Angelina Mango e Tali c’è la sua mano capace, e lo stesso ha fatto con la trapper Madame. Il suo vero nome è Dario Faini ma ha sempre preferito farsi conoscere con lo pseudonimo di Dardust, firma dietro ad alcune delle canzoni successo di Emma Marrone, Mahmood, ma anche di Giusy Ferreri e dei Thegiornalisti. La sua fama è arrivata nel 2017 quando arriva a firmare anche la hit “Pamplona” di Fabri Fibra.
Dardust, il periodo del burnout e i due brani che hanno segnato la sua carriera
Dietro alla sua incredibile bravura non sono mancati i momenti difficili. Come lui stesso ha raccontato in un’intervista a Rolling Stone, qualche tempo fa ha affrontato una “malattia” molto comune al giorno d’oggi, il cosiddetto burnout. Si tratta di una condizione data dall’eccessivo lavoro e dalla trascuratezza di sè stessi, che ovviamente porta a conseguenze serie per la salute mentale della persona. Ebbene, anche Dardust ha passato questo periodo critico dopo aver lavorato sotto grande pressione come produttore per moltissimi artisti. Così, ha deciso di rallentare per tre anni, periodo in cui ha fatto una pausa e ha scelto solo progetti per lui stimolanti.
Significativi della sua carriera e potremmo dire, anche del suo stato mentale ci sono ben due brani di Dardust che hanno senza dubbio lasciato il segno. Il primo è Golden Cage, che significa “gabbia dorata”, una citazione al sociologo Max Weber come lui stesso ha ammesso a Rolling Stones: “La gabbia d’acciaio che rappresenta le aspettative sociali e professionali che possono intrappolare una persona“, ha spiegato. Poi, il brano Cenere, nato da un periodo di lavoro molto limitato, con una passione dedicata solo a quello in cui si sentiva attratto. Dardust non è solo un produttore, ma anche un grande intellettuale che racconta storie dietro alle sue opere.