Dardust è fidanzato oppure no? Il produttore ed artista torna ad esibirsi in tv sul palcoscenico dei Live di X Factor e immancabilmente si accendono i riflettori sulla sua vita privata. C’è tanta curiosità intorno alla vita sentimentale di uno dei produttori più in voga degli ultimi anni che ha contribuito al successo di giovani artisti come Mahmood, Elodie senza dimenticare dei grandi big della musica italiana come Elisa. Eppure al di là della musica gli appassionati di gossip sono interessati a scovare qualcosa di più sulla vita amorosa del produttore. Al momento è un gran mistero; non è dato sapere, infatti, se Dardust sia fidanzato, sposato o altro. L’unica indiscrezione è circolata qualche anno fa quando il produttore è stato pizzicato in compagnia di Mahmood a Mykonos.
La foto dei due artisti ha fatto il giro delle prime pagine dei settimanali di gossip, ma a smentire categoricamente il flirt ci ha pensato il cantante di Soldi postando una serie di Instagram Stories con tanto di emoticon divertenti. Tra Dardust e Mahmood, infatti, c’è solo una grande amicizia che li ha portati in diverse occasioni a collaborare insieme.
Dardust: “Milano mi ha permesso di ottimizzare tutte le risorse e i tempi”
Non è dato sapere quindi se Dardust sia fidanzato o meno. Una cosa è certa: il produttore ed artista oggi vive a Milano dopo nove anni trascorsi a Roma. A rivelarlo dalle pagine di panorama.it è stato proprio il produttore che ha detto: “prima di Milano ho vissuto nove anni a Roma, una città che mi ha aiutato a formarmi e fare gavetta, ma, essendo una persona metodica, ho fatto una grossa fatica a gestire le mie energie in una città così grande e dispersiva, invece Milano mi ha permesso di ottimizzare tutte le risorse e i tempi. Qui è tutto più focalizzato e metodico: a volte riesco a fare anche due session di registrazione con due artisti in un giorno”.
Non solo, Dardust parlando della sua carriera di performer, produttore e artista ha confessato: “preferisco la dimensione del performer, ma non tanto per una questione di ego: per me il live è fondamentale, liberatorio, mi porta energia e mi ricarica sempre di endorfine. Stare chiuso in studio per ore è la parte più complessa, il lockdown, poi, ha portato una ulteriore stanchezza perché non avevo più lo sfogo esterno e il contatto con gli altri. Portare in scena uno spettacolo con un taglio teatrale e allo stesso tempo moderno, che faccia vivere un’esperienza agli spettatori e a me stesso in primis, è la cosa più bella del mio lavoro, alla quale non potrei mai rinunciare”.