Dardust e il nuovo album “Duality”

Dardust tra gli ospiti di Danza con me, lo show evento di Roberto Bolle condotto in prima serata il 1 gennaio 2023 in prima serata su Rai1. Dario Faini, questo il suo vero nome, è tornato con un nuovo disco dal titolo “Duality” distribuito da Sony Music Masterworks e Artist First. Un disco che sigla una cambiamento nel percorso artistico del produttore e cantautore che, intervistato da Vanity Fair, ha rivelato: “avevo voglia di cambiare e di fare qualcosa di più estremo. Andare agli estremi spesso è una cosa utile: la dualità è un limite che mi sono imposto”.



Mai imporsi limiti. E’ questo il segreto di Dardust che ha precisato: “quando ti dai dei limiti, trovi delle nuove risorse su cui indagare”. Per lui però il limite può rappresentare qualcosa di positivo nell’ambito creativo: “nella creatività può essere un’opportunità di approfondimento”.



Dardust e la musica: “il piano arriva dritto al cuore”

La creatività prima del disco Duality di Dardust nasceva in maniera differente. “Attraverso un lavoro diverso: nell’infinitamente piccolo hai infinite possibilità, come le hai nel piano e nell’elettronica. Ci sono fin troppi colori nella dualità ed è per questo che, per avere un’identità, devi metterti dei paletti che ti permettano di trovare la tua libertà” – ha dichiarato il cantautore dalle pagine di Vanity Fair che ha elogiato il piano che rappresenta la parte emotiva: “il piano è semplicismo, minimalismo, temi che vanno dritti dal cuore alle dita. È un lato, quello del piano, uscito puro e ingenuo e così è rimasto. Sono brani quasi acerbi, dotati di una fragilità che è stata catturata in studio anche se, lì per lì, volevo riregistrare tutto. Quella fragilità, però, è meraviglia, perché il valore aggiunto lo fanno le incertezze che si sentono. Il lato elettronico, invece, è stratificazione, ingegneria pura, lavorare sul suono della cassa”.



Durante le fasi di composizioni, Dardust predilige posti dove poter stare da solo: “è importante non essere egoriferiti e guardare fuori, ma quando sento qualcosa mi fido del mio istinto e vado a fondo. Non penso più a compiacere il pubblico, non me ne frega”. Infine parlando d’amore ha precisato come sia fluido: “assolutamente. In tutte le accezioni, le categorie e i generi: siamo nell’era della contaminazione. Odio le categorie. L’innovazione avviene unendo mondi lontani, spesso in contrasto. Bisogna evolversi”.