Dargen D’Amico e il “segreto” degli occhiali scuri…

Dargen D’Amico con “Dove si balla” dal Festival di Sanremo 2022 al programma musicale MCS – Il viaggio della musica su Italia 1. E’ un periodo davvero magico per il cantautore che, dopo la partecipazione alla 72esima edizione del Festival della Canzone Italiana e il quinto posto nella classifica finale, si gode il successo. Il suo brano è ai vertici delle classifiche di streaming e radiofoniche e si candida tra i tormentoni della prossima estate. Oltre a far ballare la platea dell’Ariston e milioni di italiani, Dargen ha incuriosito per la sua scelta di indossare sempre gli occhiali da sole. In tantissimi si sono chiesti come mai. A spiegarlo è stato proprio il cantante ospite di Mara Venier a Domenica In: “non credo che sia necessario far vedere tutto. Per molti stare sui social diventa un’ossessione, sempre a controllare quanti like, quanti follower. Io porto gli occhiali perché penso sia giusto non mostrare tutto di sé e se posso evitarmi questo disturbo preferisco…”.



Il Festival di Sanremo ha sicuramente cambiato la sua vita come ha raccontato a Rolling Stone: “egoisticamente ero curioso di fare quest’esperienza, che secondo me è quasi d’obbligo almeno una volta nella vita per vedere di nascosto l’effetto che fa, volendo citare un altro grande della musica italiana. In fin dei conti sono davvero soddisfatto, anche di essere riuscito a portare a casa un album così omogeneo in due mesi”.



Dargen D’Amico, il nuovo album è Nei sogni nessuno è monogamo

Dargen D’Amico dopo il grandissimo successo di Sanremo 2022 con “Dove si balla” ha pubblicato il suo nuovo album di inediti dal titolo “Nei sogni nessuno è monogamo”. Un album che ha raccontato così: “penso che ci sia un’elasticità naturale nella programmazione della nostra vita che parte proprio dai sogni. Ed è anche un po’ una sfida che faccio a me stesso: negli ultimi anni ho smesso di ricordare i miei sogni, di parlarne la mattina successiva, di ricamarci su e fantasticare. Essendo ormai abituati a pensare solo all’interno del recinto, anche il materiale onirico ne risente, ma per me è sempre stato importante cercare le basi del giorno successivo nella notte precedente. Volevo ricominciare a viverla come il punto di partenza della giornata, e non semplicemente come la chiusura di una giornata”.



All’interno del disco è possibile scoprire qualcosa in più di Dargen e della sua vita visto che proprio l’autore ha raccontato: “le canzoni contengono episodi che mi sono successi, o momenti che ho captato in qualche bar di periferia, ma spesso sono un puzzle di cose avvenute in situazioni molto distanti tra loro, di cui magari non ero neanche il protagonista”.