Daria Bignardi, come sta dopo la malattia: la rivelazione nel 2018
Era il 2018 quando Daria Bignardi raccontò la sua malattia, un tumore al seno, per la prima volta dopo un lungo silenzio. La giornalista e conduttrice, che oggi pomeriggio sarà ospite di Caterina Balivo su Rai 1 a La volta buona, in un’intervista a Vanity Fair aveva spiegato perché non ne aveva mai parlato prima d’ora: “Chi è ammalato considera la propria malattia il centro del mondo, ma anche se ho rispetto per chi sta soffrendo in questo momento, parlare pubblicamente della malattia in generale, o peggio ancora della mia, non mi interessa“.
Ma come sta ora Daria Bignardi? La conduttrice è riuscita a guarire dalla malattia e, nel corso di quell’intervista, aveva così motivato il silenzio attorno al tumore che l’aveva colpita: “Un po’ per pudore, un po’ per paura della curiosità o della preoccupazione degli altri, un po’ perché quando guarisci volti pagina e non hai più voglia di parlarne ancora. Ho superato una malattia seria, ma al tempo stesso molto comune. Si ammalano milioni di donne, a cui va tutto il mio affetto“.
Daria Bignardi e la malattia: “Non penso ci sia nulla di coraggioso…“
Ma com’è venuta a conoscenza della malattia Daria Bignardi? “Facendo una mammografia di controllo, appena terminata l’ultima stagione delle Invasioni barbariche – aveva raccontato – Sei mesi dopo, a una settimana dall’ultima chemioterapia, mi è arrivata la proposta di Campo Dall’Orto per dirigere Rai Tre. Gli ho raccontato tutto. Mi ha chiesto soltanto: “Sei guarita?”. Gli ho risposto di sì. “Ti aspetto a Roma”, mi ha detto e io sono partita“.
Dopo la malattia, Daria Bignardi ha acquisito una nuova consapevolezza sull’importanza di affrontare un male piuttosto comune e che affligge numerose donne. Intervistata a L’Ora Solare nel 2021, la giornalista aveva rivelato: “Non amo quel linguaggio che parla di vincere e perdere, guerre, battaglie. Non ci sono vincitori e perdenti, è una cosa comune, il cancro al seno capita a molte donne e se si è fortunati si supera. Per fortuna la prevenzione può aiutare. Non penso ci sia nulla di coraggioso ed eroico nell’affrontare una malattia. Capita e se non capita è meglio, ma se capita bisogna curarsi e sperare che non ritorni”.