Daria Bignardi, confessione sul contratto del Grande Fratello: “Rimasi incinta per non rifarlo”
Sono passati 24 anni da quando il 14 settembre 2000 in prima serata su Canale5 veniva trasmessa la prima puntata del Grande Fratello. I concorrenti era dieci persone non famose pronte per una nuova esperienza senza sapere bene e fino in fondo cosa le attendesse. Alla conduzione per ben due edizioni Daria Bignardi. Ebbene a distanza di anni la conduttrice e giornalista ha rotto il silenzio e rivelato una curiosità sul contratto. Ospite di Tintoria, il podcast di Daniele Tinti e Stefano Rapone, in promozione per il suo nuovo libro Ogni prigione è un’isola (Mondadori), ha confessato: “Grande Fratello? Avevo un contratto per tre anni, dopo il secondo GF rimasi incinta pur di non fare il terzo!”
Non si è sbilanciata oltre Daria Bignardi però ha voluto condividere un suo personale ricordo di uno dei concorrenti più iconici della prima edizione del Grande Fratello: Pietro Tarricone, scomparso a soli 35 anni per un incidente con il paracadute. Dopo il reality il giovane aveva intrapreso la carriera d’attore e iniziato una relazione con l’attrice Kasia Smutniak con cui ebbe una figlia, Sophie. “Con Pietro Taricone c’era un’intesa particolare, era un ragazzo un po’ speciale” ha confessato la conduttrice. Durante l’intervista poi, ha parlato anche degli altri programmi e reality da lei condotto come La Fattoria e Le invasioni Barbariche.
Daria Bignardi confessa: “Errore più grande? Fare la direttrice del TG3
“Fare la direttrice di Rai3 è stato forse l’unico vero grande errore della mia vita.” ha confessato Daria Bignardi che poi ha aggiunto: “Ho accettato di farlo perché era un momento particolare, mi ero ammalata – una malattia seria – avevo fatto 4 cicli di chemioterapia. Mi arrivò la proposta: quando esci da una cosa così hai bisogno di non pensarci… e allora accettai questa follia di fare la direttrice di Rai3“. È stata alla direzione della terza rete della tv pubblica tra febbraio 2016 e luglio 2017 prima di dimettersi. Ospite a Tintoria la giornalista ha poi spiegato meglio: “Per carità, a Rai3 ho fatto anche cose belle, per esempio Sono Innocente, programma sugli errori giudiziari, o Stato Civile, sui matrimoni omosessuali. Le persone che lavoravano a Rai3 erano bravissime, ho fatto un sacco di amicizie. Ma proprio non era il mio ruolo. Io sono un’autrice, lì invece è un altro lavoro. Per lavorare in Rai devi avere gli anticorpi. Era una posizione di potere? Brutto! Io proprio non ci sto bene, non è il mio, ho fatto veramente molto fatica (… ) Alla fine mi sono dimessa, rinunciando al denaro.”