Preti ortodossi spie della Russia in Ucraina: sono alcune delle rivelazioni fatte da Daria Gaidai, consigliera militare del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a “Mezz’ora in più”. «La Chiesa russa in Ucraina di fatto è un agente del governo russo, rappresenta gli interessi della Russia in Ucraina. Per questo motivo l’Ucraina da molti anni ha preteso una sua Chiesa, un diritto finalmente riconosciuto dalla Chiesa di Costantinopoli», ha spiegato a Lucia Annunziata. La conduttrice infatti le aveva chiesto: «Alcuni preti ortodossi in Ucraina spiavano attivamente per conto della Russia, può confermarlo?». Un attacco diretto alla Chiesa ortodossa russa, anche perché «ha sostenuto e approvato l’aggressione e le azioni dell’esercito russo che sta uccidendo anche i civili».



Se in un conflitto, quindi in uno scenario così difficile, per le persone è normale guardare alla Chiesa in cerca di aiuto e supporto, non si può di certo contare su quella russa. «Non è certo il tipo di guida e sostegno di cui la comunità ucraina è in cerca in questo momento», ha aggiunto Daria Gaidai. Inoltre, a confermato che sullo sfondo si sta combattendo anche una guerra di spie. «È evidente che, come in ogni guerra, si prova a scoprire le intenzioni del nemico. Si combatte sul territorio ucraino e su territori temporaneamente occupati dai russi; quindi, per noi è fondamentale sapere cosa succede in quelle zone», ha ammesso la consigliera militare di Zelensky.



“GUERRA CIVILE? UCRAINI UNITI CONTRO RUSSIA”

«La Russia sta facendo di tutto per nascondere la verità e dare l’impressione che la popolazione sia disposta ad accettare volontariamente l’occupazione». Così Daria Gaidai ha smentito a “Mezz’ora in più” quanti ritengono che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non rappresenti la volontà degli ucraini. A tal proposito, ha fatto riferimento a «tentativi di protesta, espressioni di dissenso. Ci sono persone coraggiose che rischiano la vita, uomini e donne che cercano di far sapere cosa succede nei luoghi in cui vivono, di rendere pubblici i piani dei russi».



Quando Lucia Annunziata le ha chiesto se ci sia il rischio di una guerra civile, la consigliera militare di Zelensky ha subito chiarito: «Non c’è nessuna guerra civile in Ucraina, perfino nella parte sudorientale del Paese, dove la maggior parte delle persone parlano russo, come ad Odessa, tanti sono pronti a combattere per una Ucraina indipendente e sicura. L’esercito russo è stato spietato anche nei confronti delle città russofone. Hanno distrutto Mariupol, nessuno è disposto a tollerarlo». Di conseguenza, anche ucraini che parlano russo sarebbero dalla stessa parte. Infine, una denuncia: «Ora cercano di mobilitare la popolazione, in Crimea e Donbass, costringendo i civili ad andare in prima linea disarmati – ha aggiunto Daria Gaidai -. Questo è quanto ci raccontano i nostri informatori in quei territori».