Dario Vergassola ha girato il mondo per lavoro ma resta profondamente legato alla sua Liguria e in particolar modo a La Spezia, dove vive da sempre. La bellezza, però, ha raggiunto tardi la Liguria, secondo l’attore: “Non siamo abituati. Le Cinque terre erano un posto povero che poi, a un certo punto, è diventato cool. Come i sassi di Matera o i trulli in Puglia: luoghi per decenni dimenticati da Dio e che oggi sono inavvicinabili”, spiega al Corriere della Sera. Dalla Regione che ha dato i natali a Vergassola vengono anche altri grandi nomi del mondo dello spettacolo o della musica, come Fabrizio De André e Paolo Villaggio: a proposito di quest’ultimo, il comico ricorda un incredibile pomeriggio passato insieme a Roma.



“Lo incontrai seduto a un ristorante. Mi prese la mano e cominciò a piangere: “Mia moglie mi ha lasciato e si è portata via i cani, stai con me che sono disperato”. (…) Quando arrivò l’assistente gli dissi che ero preoccupato per Paolo e per la sua reazione all’abbandono della moglie. L’assistente mi guardò sbigottito: “Ma quale abbandono, la signora è a casa che lo aspetta”. In realtà non aveva voglia di passare un pomeriggio da solo” rivela al Corriere della Sera.



Dario Vergassola: “Così conobbi De André”

Dario Vergassola ha avuto anche la fortuna di conoscere De André, un altro grande nome proveniente dalla sua Regione, simbolo ligure in tutto il mondo: “Erano gli anni d’oro del premio Tenco, quando uno ci voleva andare anche solo per mangiare e bere assieme a Guccini nella cosiddetta “infermeria”, area mangereccia. (…) Dovevo fare degli sketch tra un cantante e l’altro. Avevo appena finito un numero quando andai nel backstage e nella penombra letteralmente andai a sbattere contro un uomo pallido, appoggiato al muro e con una sigaretta tra le labbra. Io, con la mia ansia ipocondriaca, stavo per finire in ospedale, ma lui, Faber, non fece una piega e mi disse soltanto “Ciao”. E lì stavo per avere un altro coccolone” racconta al Corriere della Sera.



Quando gli chiedono quale sia la prima volta che si è innamorato, Dario Vergassola spiega: “Lei era bellissima, coltissima, una ragazza che andava nei cinema d’essai”. Quella ragazza è sua moglie Paola, sposata ormai una vita fa, che deve sopportare come marito “un ipocondriaco che invece dei ristoranti, fa le recensioni dei pronto soccorso”, come si definisce lui.