Il cinema giapponese è popolato da grandi autori, molti dei quali hanno scritto pagine importanti della storia dell’arte. Hideo Nakata è uno dei punti di riferimento del genere horror, noto a livello internazionale per Ringu del 1998 e Ringu 2 del 1999. Ma non solo. Pochi anni dopo, Nakata ha messo la firma su un altro straordinario horror: Dark Water. Il film è ora disponibile in edizione Midnight Classics
SINOSSI – Yoshimi Matsubara sta affrontando un divorzio difficile e combatte per mantenere la custodia della figlia Ikuko. Allo scopo di azzerare il passato e ricominciare una nuova vita, la donna si trasferisce con la piccola in un altro appartamento. Qui però, una serie di apparizioni del fantasma di una bambina sconvolge ulteriormente l’equilibrio delle due.
Ispirato all’omonimo racconto di Kōji Suzuki, Dark Water è un film più maturo rispetto a Ringu e al suo sequel. Hideo Nakata si conferma un grande maestro nella gestione della tensione, riuscendo a infondere un profondo senso di inquietudine nello spettatore. Ci sono parecchie metafore, sia nella narrazione che nelle immagini, e c’è uno straordinario lavoro sui personaggi, a partire dal personaggio di Hitomi Kuroki, interpretato in maniera eccellente da Yoshimi Matsubara. In alcune sequenze la forma sembra prevalere sul contenuto, ma non è per forza un aspetto negativo: Nakata è un maestro e rende ogni frame sontuoso.
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