Darrell E. Brooks Jr. è l’uomo più “chiacchierato” d’America: era lui infatti alla guida del suv che la scorsa notte ha tranciato la folla di una parata di Natale a Waukesha, in Wisconsin. Ed è sempre lui che viene definito negli Usa dai media di destra il “rapper attivista del Black Lives Matter”, subito contrastati dagli opposti media “liberal” che si affrettano a ribadire che la strage alla parata sia frutto di un tragico incidente e non di un attentato scientemente preparato.



Le indagini proseguono e tra l’altro proprio oggi emerge dalla CNN come Darrell Brooks fosse stato liberato sì da due giorni su cauzione (e questo lo si sapeva fin da subito) ma il motivo per cui era finito nuovamente in carcere – dopo un passato di aggressioni, violenze e molestie – pare fosse per investito una donna ad inizio novembre. Insomma, molto ancora deve essere ricostruito per capire cosa sia effettivamente successo a Waukesha due sere fa: 5 morti, 45 feriti, tutti travolti dal suo suv in corsa nel pieno della parata di Natale. Dalle ricerche svolte incrociando social, inquirenti e media Usa emerge come Darrell fosse a tempo perso, tra un reato e l’altro, un cantante rapper con il nome d’arte di Mathboi Fly: YouTube si è affrettata a cancellare il suo profilo, ma emergono da condivisioni su altri social alcuni pezzi anti-Trump e pro-attivisti BLM nei mesi caldi della protesta anti-razzista in mezza America.



UN ATTIVISTA BLM “ESALTA” LA STRAGE: “LA RIVOLUZIONE È COMINCIATA”

Come ben riporta oggi il “Corriere della Sera” con l’inviato dagli Usa Guido Olimpio, le poche cose che si sanno con certezza di Darrell Brooks (dai testi del suo rap) è che non ama la polizia, esalta il leader afro-americano Malcolm X, esprime il suo dissenso per l’assoluzione di Kyle Rittenhouse, il giovane 18enne che ha ucciso due manifestanti BLM a Kenosha, sempre in Wisconsin. Non sono pochi nel States a temere che vi possa essere stata una sorta di rappresaglia “anti-bianchi” dopo le proteste pro-Black Lives Matter degli scorsi mesi. L’ipotesi della “strage colposa” barcolla sempre di più, specie vedendo la dinamica di un suv che a folle velocità (seppur lui si sia difeso dicendo che era in fuga da una possibile aggressione, ndr) tira giù come i birilli una cinquantina di persone nel pieno centro di Waukesha. Mentre però elementi certi non si hanno in nessuna direzione, quello che emerge spulciando i social americani è il video di un attivista riconosciuto del Black Lives Matter, tal Vaun Mayes, che dopo la strage in Wisconsin commenta «sembra possibile che la rivoluzione sia iniziata […] Ho detto che non avrei parlato su nessuna voce. State ripetendo alcune delle cose che, sapete, sono emerse. E posso dirvi che la persona iniziale che mi ha contattato ha detto che credeva che questo avesse a che fare con il verdetto (sul caso Rittenhouse, ndr), e quindi ho fatto una supposizione da quale parte sarebbe stato, ma non lo so». Sui propri social media, pare, Brooks abbia pubblicato negli scorsi mesi diversi video sul processo a Derek Chauvin (il poliziotto che uccise George Floyd) e allo stesso Rittenhouse.