Pd, la data delle Primarie
Fissata la data per le primarie del Pd: si dovrebbero tenere (in attesa del voto dell’Assemblea) il 19 febbraio, mentre per presentare le candidature ci sarà tempo entro il 27 gennaio. Come rivela Ansa, potrà candidarsi alla guida del Pd chi si iscrive al nuovo partito entro l’inizio del voto nei circoli, una volta terminata la fase costituente. È questa la bozza della proposta che verrà portata in assemblea del Pd riguardo le date delle primarie, come potrebbe variare nel caso in cui vadano a sovrapporsi con quelle delle regionali. I tempi, comunque, sarebbero più stretti di quelli pensati inizialmente.
All’inizio, infatti, le primarie del Pd erano previste per il 12 marzo. Grazie ad una compressione a tre settimane del voto nei circoli, che dunque stabilirà i due candidati che si sfideranno alle primarie, la data è stata anticipata al 19 febbraio. Le votazioni si svolgeranno in forma ibrida per quanto riguarda l’assemblea dei mille chiamati ad approvare la data delle primarie (con proposta per il 19 febbraio) e approvare le modifiche statutarie. Dunque chi vorrà potrà intervenire fisicamente, sabato 19 novembre, alle 10 del mattino in una sala convegni vicina al Quirinale. Chi invece non sarà a Roma potrà collegarsi ed esprimere la propria opinione da lontano: serve infatti il numero legale di 500 presenti per varare le norme regolamentari.
Pd, i possibili nomi
Il Pd ha deciso di aprire la fase costituente con la cosiddetta “chiamata” agli esterni, ossia per coloro che non sono iscritti. Le primarie si terranno il 19 febbraio (in caso di approvazione da parte dell’assemblea), una settimana dopo le regionali del Lazio e probabilmente anche della Lombardia. Come spiega la Repubblica, gli ex renziani di Base riformista e i Giovani turchi di Orfini avrebbero voluto eleggere da subito Stefano Bonaccini. I seguaci di Provenzano e Orlando sono indecisi se sostenere o meno Elly Schlein, appoggiata inoltre da Franceschini: indipendentemente dalle preferenze, Repubblica spiega che avrebbero preferito una discussione più approfondita sul profilo e l’identità del Pd.
Dario Nardella sta cercando di capire se vi siano i margini per correre, mentre Matteo Ricci e Paola De Micheli sarebbero già decisi a scendere in campo da mesi. Zingaretti, ex leader del Partito Democratico, ha ironizzato così: “Cercasi idee, prima dei nomi, battaglie politiche da fare subito. Può far sorridere che lo dica io, ma in questi 15 anni il Pd l’unica cosa che ha cambiato sono i segretari, dieci, il resto è rimasto uguale”.