«Dati completamente falsi sulla gravità del Covid sui bambini per cercare di spingere la vaccinazione». Questa la nuova fake news che circola nelle chat no vax. In tal caso si arriva negli Stati Uniti, perché viene diffuso uno stralcio di un video relativo alla conferenza stampa della dottoressa Mary Bassett, commissario alla Salute dello Stato di New York. Una fake news creata ad arte per dimostrare che ai bambini vengono protetti da qualcosa «che non li danneggia» con qualcosa «che tutt’ora è sperimentale e i cui effetti avversi sono ampiamente e scientificamente documentati, senza per altro averne alcun beneficio». Ma le cose non stanno affatto così.
Partiamo dalle dichiarazioni della dottoressa Mary Bassett, che risalgono al 27 dicembre 2021. In occasione di quella conferenza stampa, aveva segnalato con la governatrice Kathy Hochul che si stava registrando un aumento dei ricoveri tra i bambini di New York. «Abbiamo osservato un’impennata dei ricoveri pediatrici concentrati nell’area di New York City, dove si è registrato un aumento di circa quattro volte».
LE DICHIARAZIONI DI BASSETT SU VACCINI BAMBINI
La stessa Mary Bassett, però, ha riconosciuto che i numeri non indicavano ancora una epidemia Covid tra i bambini. «I numeri che abbiamo fornito sui ricoveri pediatrici non volevano far sembrare che i bambini avessero un’epidemia di infezioni», ha spiegato il commissario alla Salute dello Stato di New York. «Era davvero per motivare i pediatri e le famiglie a cercare la protezione della vaccinazione». In quella fase, infatti, i tassi di vaccinazione tra i bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni erano bassi.
Quindi, si suggeriva di vaccinare i bambini per proteggerli, anche se non vi era una situazione emergenziale, che peraltro non vi è mai stata per quanto riguarda questa fascia d’età. «È chiaro che la vaccinazione riduce realmente le possibilità di malattie gravi», ha dichiarato Mary Bassett in quella conferenza stampa, mentre la governatrice dichiarava il suo impegno e quello della sua amministrazione per incoraggiare l’approvazione da parte della FDA del vaccino per i bambini al di sotto dei 5 anni, che è poi successivamente arrivata.