Una nuova legge che potrebbe essere approvata con il sostegno del governo conservatore di Rishi Sunak permetterà ai dipendenti di citare in giudizio i propri datori di lavori se si sentono offesi o insultati da qualcosa detto da “terze parti”. Si tratta di un emendamento all’Equality Act 2010 che consentirà al personale di citare in giudizio i propri capi. Ad esempio, chi lavora in un bar potrebbe citare in giudizio i propri capi se un cliente di un bar fa un’osservazione che a loro non piace. O ancora il personale dell’ospedale potrebbe far causa al servizio sanitario nazionale per i commenti offensivi di un paziente.



Le osservazioni non devono nemmeno essere dirette al dipendente: il caso può finire in tribunale anche se le affermazioni non sono rivolte al lavoratore. Il disegno di legge, che comprende misure contro le molestie sessuali sul lavoro ma non solo, è ora alla Camera dei Lord ed è stato denunciato come “draconiano” dai parlamentari conservatori e i colleghi conservatori si stanno preparando a presentare un elenco di emendamenti.



Il disegno di legge del Regno Unito: come funziona?

Il progetto di legge sui membri privati è stato proposto dalla deputata Wera Hobhouse e da un membro della Camera dei Lord, la baronessa Burt di Solihull. “Le battute di una persona sono le molestie di un’altra persona”, ha spiegato Hobhouse. Il disegno di legge è passato in prima lettura poco prima del crollo del governo di Boris Johnson, e in seconda lettura pochi giorni dopo che Liz Truss si è dimesso da primo ministro. La legge imporrebbe ai datori di lavoro l’obbligo di prevenire le molestie da parte di terzi relative a qualsiasi “caratteristica protetta”, che come definiti nell’Equality Act, sono età; disabilità; cambio di genere; matrimonio e unione civile; gravidanza e maternità; gara; religione o credo; sesso; e orientamento sessuale.



A pagare un prezzo carissimo saranno i datori di lavoro. Il disegno di legge si applicherà anche al settore pubblico, comprese le risorse limitate del NHS. I datori di lavoro avranno la responsabilità di adottare “tutte le misure ragionevoli” per evitare che il loro personale venga offeso. Dunque forme preventive di censura potrebbero essere prese per evitare di essere trascinati davanti a un tribunale. L’ex segretario agli affari, Jacob Rees-Mogg, ha suggerito che qualsiasi istituzione al servizio del pubblico può in futuro “aspettarsi di gestire uno stato di polizia nella propria attività”, come riporta il Daily Mail.