David Beckham, dal 4 ottobre su Netflix una docu-serie dedicata alla sua carriera
Il dogma secondo il quale le star sarebbero immuni da condizioni psicologiche difficili è ampiamente crollato; sempre più volti noti nel corso del tempo hanno deciso di raccontare le difficoltà che spesso si celano dietro la fama e il successo. L’ultimo ad aver messo in evidenza tale aspetto è stato David Beckham; come riporta Vanity Fair, a partire dal 4 ottobre sarà disponibile su Netflix la docu-serie dedicata all’ex calciatore e, presentando il progetto in un’intervista al Times, ha rivelato di aver vissuto un periodo particolarmente buio alle prese con la depressione.
Le difficoltà alle prese con la depressione di David Beckham, rivelate nell’intervista al Times, sono chiaramente inserite anche nella docu-serie dedicata all’ex calciatore in uscita il 4 ottobre su Netflix. Nel contenuto che sarà disponibile in streaming non è però direttamente lui ad accennare a quel nefasto tunnel; il racconto arriva da sua moglie, Victoria Beckham. Come racconta il portale, i fatti sarebbero relativi al 1998: l’Inghilterra subì una bruciante sconfitta nel match contro l’Argentina valido per i Mondiali di Calcio. La disfatta attirò le critiche dei tifosi nei confronti dell’ex centrocampista inglese, al punto da portarlo in uno stato di profonda depressione.
David Beckham e il toccante racconto sul tunnel della depressione dopo le critiche del ’98
“Quando ho parlato di quell’episodio nelle interviste ho sempre detto che era stata dura, ma niente di più… Per me era difficile ammettere di essere depresso”. Questa la toccante confessione di David Beckham riferita al Times – e riportata da Vanity Fair – che poi aggiunge: “Sono stato cresciuto da un padre che ogni volta in cui gli dicevo: ‘Papà, oggi mi sento già’, mi rispondeva immancabilmente con un: ‘Ragazzo, rimettiti in piedi e reagisci’ “. Giustifica così l’ex calciatore quasi un senso di rifiuto rispetto allo stato di depressione, quasi come – in virtù delle parole del padre – volesse tentare di rialzarsi senza nemmeno accennare a quello stato di difficoltà.
Nel prosieguo dell’intervista al Times, David Beckham ha però spiegato come nonostante la sua forza di volontà nel voler uscire dal tunnel della depressione, a remargli contro aveva uno stato psicologico per nulla favorevole. “La verità è che non riuscivo a mangiare, non riuscivo a dormire. Terapia psicologica? No, mi sono messo a testa bassa e ho lavorato il doppio”. L’ex calciatore ha dunque sottolineato come sia riuscito a superare quel momento unicamente con le sue forze, senza appellarsi al supporto di medici e specialisti.