Il mondo della musica e dello spettacolo piange il mitico David Crosby, considerato fra i più grandi chitarristi americani e non. Una vita fatta di eccessi quella dello stesso musicista scomparso ieri a 81 anni, al punto che durante un’intervista a Rolling Stones del 2014, si domandava: “Non so perché sono vivo, mentre Jimi (Hendrix) non lo è mentre Janis (Joplin) non lo è…”, per poi aggiungere “Sono stato fortunato”. Una vita passata fra la musica e le droghe quella di David Crosby, a cominciare dalla cocaina e da altre sostanze illecite: “Le cose importanti della mia vita – aveva dichiarato al Guardian nel 2021 – non sono i problemi che ho avuto, ma la magia che mi è accaduta e che mi ha permesso di creare tutta questa musica”.



E quelle sostanze illecite hanno di fatto escluso la musica e il rock di Crosby da alcune stazioni radio americane puritane ma gli hanno permesso di dare vita a pezzi mitici e ad esibizioni memorabili: “Alla fine di un concerto, quando sei al top, è lì che ne prendevo molta. Mi ha fatto andare avanti dopo lo spettacolo”, ricordava ancora il compianto musicista. In una delle sue ultime interviste al Los Angeles Times aveva raccontato: “L’unico posto in cui potevo farcela era lo studio”. La musica lo ha di fatto salvato. (aggiornamento di Giancristofaro Davide)



DAVID CROSBY, COM’È MORTO: “LUNGA MALATTIA”. FU FONDATORE DEI THE BYRDS E DEI CSN&Y

David Crosby, tra i cantanti rock più influenti degli anni ’60 e ’70, è morto a Seattle all’età di 81 anni, come ha comunicato la moglie in una nota. A riportare la notizia anche Variety: “Dopo una lunga malattia, il nostro amato David Crosby è morto“, scrive la rivista citando la vedova. La moglie ha spiegato che l’artista è morto circondato dall’amore della famiglia. “La sua eredità continuerà a vivere attraverso la sua musica leggendaria”, ha aggiunto. Il cantautore è stato fondatore di due delle più grandi band degli anni Sessanta: The Byrds e i Crosby, Stills and Nash. Per ben due volte è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.



David Van Cortlandt Crosby è venuto a mancare all’età di 81 anni: era nato a Los Angeles il 14 agosto 1941. Era figlio di Floyd Crosby, artista come lui: è stato un apprezzato direttore della fotografia statunitense. Anche David inizialmente frequentò una scuola di arte drammatica, che lasciò per intraprendere la carriera di musicista nel quartiere Greenwich Village a New York.

Due band e poi la carriera da solista di David Crosby

La carriera di David Crosby iniziò nel 1964 con i The Jet Set: cominciò esibendosi in vari club con Roger McGuinn e Gene Clark. Il nome della band fu presto cambiato in The Byrds. A loro si unirono il bassista Chris Hillman e il batterista Michael Clarke. Nel 1966 Clark abbandonò i Byrds, così gli altri componenti furono costretti a comporre i testi: questo fece venire alla luce le qualità di Crosby, ma dopo attriti con gli altri membri della band abbandonò il gruppo del 1967. In quel periodo incontrò Stephen Stills: a loro si unì presto Graham Nash che aveva da poco lasciato gli Hollies.

Il primo album con Nash e Stills fu proprio “Crosby, Stills & Nash“, pubblicato nel 1969. Il successo fu immediato e arrivarono grandi brani passati alla storia come Guinnevere, Almost Cut My Hair, Long Time Gone, Delta, scritto e prodotto in collaborazione con Stephen Stills e Paul Kantner dei Jefferson Airplane, Wooden Ships. Nel 1971 David Crosby pubblicò il suo primo album solista, If I Could Only Remember My Name, con Graham Nash, Neil Young, Joni Mitchell e altri musicisti.