“If You Really Love Me (How Will I Know)” è il nuovo singolo di David Guetta con MistaJam e John Newman, uscito venerdì 2 luglio e accompagnato da un lyric video pubblicato su YouTube lo stesso giorno. Il brano è coprodotto con MistaJam e i due, insieme alla voce suadente di Newman, hanno dato nuova vita al classico di Whitney Houston del 1986.
E’ stato il produttore MistaJam a parlare di questa scelta: “How Will I Know era nel primo album di Whitney Houston che ascoltavo sempre nella casa dove sono cresciuto. Ho ancora il vinile dell’epoca!! E’ stato inoltre figo trasformare il senso della canzone passando da qualcosa che parla dell’inizio di una relazione a qualcosa che ne racconta la fine. Infine, ho ammirato per anni il lavoro di un artista come David Guetta ed è stato fantastico lavorare con lui, essendo poi affiancati da una voce come quella di John Newman, un artista che ho supportato sin dagli inizi della sua carriera”.
David Guetta premiato come dj numero 1 al mondo
Il nuovo singolo di David Guetta, che vede la collaborazione di MistaJam e John Newman, si aggiunge ai tantissimi pezzi di successo di uno dei dj più celebri al mondo. E’ uscito da soli due giorni ma, con gli inconfondibili suoni classici piano house, è già tra i brani più ascoltati e ballati, complice anche il fatto che Guetta è nella top 10 degli artisti più ascoltati su Spotify di tutti i tempi e le sue canzoni sono sempre presenti nelle playlist disco.
Di recente, è stato anche eletto da Dj Mag come ‘Dj numero 1 al mondo’ e durante la pandemia non si è fermato, raccogliendo più di 1.7 milioni di dollari attraverso i suoi livestream chiamati “United At Home” e ideati includendo organismi internazionali come l’UNICEF e la World Health Organization. Il cantautore britannico John Newman ha rivelato che David Guetta era tra gli artisti con cui avrebbe voluto collaborare da sempre e che aveva in mente da tanto tempo l’idea di rifare quel brano di Whitney Houston: “Una canzone molto speciale per me e mia moglie. Quando l’opportunità si è presentata, il gioco era fatto“.