E’ morto David Koch: l’imprenditore americano si è spento ieri, giovedì 22 agosto 2019, dopo una lunga battaglia contro la malattia. Noto per la sua vicinanza agli ambienti repubblicani, il 79enne era a capo de Le Koch industries, colosso del petrolchimico e del tessile, insieme al fratello Charles. Fautore dello small government, Koch si ritirò dalla vita pubblica un anno fa per il peggioramento del suo stato di salute, un cancro alla prostata diagnosticato ventisette anni fa, e le sue condizioni sono precipitate negli ultimi giorni. La notizia è stata lanciata dal The New Yorker e confermata dalla Cbs, nonché dalla sua famiglia. «Chiunque abbia lavorato con David, ha sicuramente vissuto la sua forte personalità e la sua passione per la vita», le parole del fratello, che ha lodato la sua tenacia nella lotta contro la malattia: «Diceva di tenere a bada il cancro grazie a medici geniali, a farmaci all’avanguardia e alla sua testardaggine».



DAVID KOCH E’ MORTO, AVEVA 79 ANNI

«Tutti dobbiamo essergli grati», conclude il fratello Charles nella nota diramata pochi minuti fa. David Koch è stato da sempre considerato uno dei più grandi finanziatori del Partito Repubblicano, guidando compagne contro le tasse, il trasporto pubblico ed i migranti. Grande protagonista della nascita del Tea Party, partito di destra radicale, il 79enne annunciò di non voler sostenere Donald Trump nella campagna del 2020 perché «non abbastanza liberista», sottolinea il Corriere della Sera. Campagne politiche, ma non solo: i fratelli Koch nel corso degli anni hanno elargito sostanziose donazioni a college e università, con ingenti offerte a favore della ricerca medica – è di tempi recenti la donazione di una enorme cifra per il Memorial Sloan Kettering Cancer Center – e delle arti. David Koch lascia la moglie Julia e i suoi tre figli.

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