Per la prima volta, a soli 14 anni, David Lee Buffon e sua madre Alena Seredova, si sono concessi un’intervista in tv e quale occasione migliore per fare la conoscenza del secondogenito dell’attrice se non lo studio di Verissimo in compagnia di Silvia Toffanin. La conduttrice ha subito incalzato il ragazzo per chiedergli del rapporto con la mamma: “E’ abbastanza brava, finchè non si arrabbia… Come quando vado male a scuola oppure se dimentico alcune cose”.



A prendere la parola è stata poi Alena Seredova che, in relazione all’educazione impartita a David Lee Buffon ed agli altri due figli, ha spiegato: “Ho sempre pensato che le regole, se applicate fin dall’inizio, hanno un senso e ci danno una mano nel crescere una generazione migliore. Io da piccola le ho ricevute e non poche, soprattutto perchè venivo da un Paese con un certo regime, i miei genitori erano ‘addestrati’ e passavano determini valori e principi anche a noi figli. Cosa rivedo di me in David Lee? Devo dire che è un bravo ragazzo, anche mio figlio Thomas; sono bravi a scuola, educati, sono le cose che mi piacciono di più”.



David Lee Buffon, la carriera nel calcio nel segno del padre Gigi: “E’ felice per me, però…”

Proseguendo nell’intervista a Verissimo, David Lee Buffon – figlio di Alena Seredova – ha parlato della sua giovane carriera nel mondo del calcio proprio come suo padre Gigi Buffon. Il giovane però, proprio quest’anno, ha dovuto osservare da lontano le imprese dei suoi compagni a casa di una necessaria operazione ai piedi. “Gioco a calcio da quando sono bambino, ho tutti i miei familiari che ci giocano. Quest’anno l’ho dovuto saltare perchè dopo l’intervento dovevo stare fuori 6 mesi, un’operazione ai piedi perché erano troppo piatti. Questo mi ha messo in difficoltà però ora sono alla fine, presto riprenderò…”. La madre ha invece aggiunto: “E’ un percorso lungo e difficile, però abbiamo bilanciato con dei bellissimi voi a scuola perché abbiamo tanto tempo per studiare…”.



David Lee ha poi spiegato come suo padre – Gigi Buffon – ha reagito al suo sogno di vivere la medesima carriera nel calcio, aggiungendo un riferimento anche a suo fratello Thomas che prima di lui ha avviato tale percorso. “Papà è d’accordo con la mia carriera anche se mi dice che con il mio fisico potrei fare anche altri sport, però a me piace il calcio. Io gioco come attaccante, come mio fratello. Se Thomas mi manca? Sì, a casa manca una persona però ora ho più tempo per giocare ai videogiochi”. Alena Seredova ha poi raccontato delle difficoltà iniziali nell’accettare la lontananza del primogenito: “Noi ci siamo visti proprio nel momento in cui stava uscendo, è stato terribile; pensavo di non potercela fare. Devo dirti che però con il tempo, non è che mi sono abituata, però ti rendi conto che è felice e sta bene. Questo momento arriva per tutte le mamme, forse qui è arrivato troppo presto ma va bene così”.