Il mondo del giornalismo sportivo è in lutto: è morto David Messina, una delle grandi firme del calcio ed è ritenuto “l’inventore” del calciomercato, infatti è ritenuto da tutti il “maestro”. A dare la triste notizia è Glgs-Ussi Lombardia, gruppo di giornalisti sportivi di cui Messina è stato anche presidente per 15 anni. La sua penna è finita sulle colonne della Gazzetta dello Sport, della Stampa e del Corriere dello Sport, ma è stato anche opinionista tv su Telelombardia e Italia 7 Gold. «Lascia un grande solco per i colleghi di oggi. Che la terra ti sia lieve», ha scritto Franco Ordine nel post su Instagram con cui ha voluto salutarlo e rendergli omaggio.
Ma anche la Rosea ha voluto farlo, definendo un «grande» nell’articolo con cui danno la notizia della sua morte, ricordando che dalla metà degli anni ’70 ha raccontato in particolare le vicende del Milan, squadra che tifava. «David Messina è stato un fior di giornalista, un segugio di notizie (calciomercato &Co). La sua generosità verso noi (all’epoca) giovani, l’eleganza nel dare consigli, l’etica e la passione nel proteggere – anche battagliando – il mestiere del giornalismo», con queste parole lo ricorda la giornalista sportiva Lia Capizzi.
LA CARRIERA DI DAVID MESSINA TRA CALCIOMERCATO, GIUSTIZIA E GIORNALISMO
Prima di intraprendere la carriera di giornalista, David Messina è stato un avvocato, attività che in realtà non ha mai accantonato, visto che è stato esponente sindacale e rappresentante dei giornalisti a livello nazionale, inoltre era giudice aggregato in Corte d’Appello a Milano nei procedimenti in cui erano coinvolti gli iscritti all’Odg. Il debutto da giornalista è avvenuto come corrispondente per Tuttsport, poi si è trasferito a Milano, dove ha fondato la redazione del Corriere dello Sport.
La sua carriera è decollata a metà degli anni ’70, quando Gino Palumbo gli incaricò di seguire il calciomercato. La Gazzetta dello Sport racconta di quando tempestava di chiamate gli addetti ai lavori per inseguire e verificare le notizie. Ma David Messina non si è limitato al calciomercato, ha anche scoperto dei talenti, come Paolo Condò e Alessandro de Calò. Si è anche dedicato alla televisione e all’insegnamento, visto che è stato insegnante alla scuola di giornalismo “Walter Tobagi”, ha organizzato corsi gratuiti in tv per l’aggiornamento dei colleghi disoccupati.