Da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, è stato ospite lo scrittore e divulgatore scientifico David Quammen. Negli ultimi anni i suoi lavori sono finiti sotto la lente di ingrandimento in quanto lo stesso aveva di fatto predetto la diffusione del covid a livello planetario, prima che esplodesse poi realmente in tutto il mondo. E secondo David Quammen le prospettive sono tutt’altro che rosee: “Io credo che rimarrà qui per sempre – dice senza mezzi termini lo stesso scrittore in diretta televisiva – tuttavia possiamo controllarlo. Il virus è arrivato qui prima che altrove e si è diffuso ancor prima che la gente si rendesse conto delle sue insidie”.



“Ci sono stati alcuni – ha aggiunto – che sono sempre stati sospettosi dei risultati scientifici ma è peggiorato sempre di più, eppure siamo nell’era di internet e di twitter”. Nel corso della chiacchierata con Fabio Fazio David Quammen ha presentato il suo ultimo lavoro, leggasi ‘Senza respiro’, in cui lo stesso scrittore ha narrato cosa è accaduto negli ultimi tre anni: “E’ proprio la storia di ciò che è accaduto nella pandemia – ha spiegato – però viene raccontata mettendo l’accento sul virus, perché è lui il personaggio principale”.



QUAMMEN: “COVID? MOLTO ANALOGO A VIRUS DEI PIPISTRELLI”

Da quando il covid ha fatto la sua comparsa, in Europa ufficialmente a febbraio 2020, spesso e volentieri si è cercato di capire quali siano state le sue origini, e sono molti coloro che pensano che alla fine il virus sia sfuggito dal laboratorio di massima sicurezza di Wuhan, la metropoli da cui è partita la pandemia. David Quammen però storce il naso: “Non ci credo all’ipotesi del virus manipolato o sfuggito da un laboratorio cinese. Non c’è alcuna base scientifica – aggiunge – ci sono solo coincidenze, accuse, racconti di storie che non esistono”.



Secondo David Quammen c’è invece una netta evidenza: “C’è una prova empirica, e cioè che questo virus è molto analogo a virus che vivono sui pipistrelli in Cina e ci mostra l’evoluzione del coronavirus. I virus, insomma, si sono evoluti a livello naturale. Ma non abbiamo ancora trovato nemmeno il primo animale portatore del virus. Ci possono volere anche oltre 40 anni per trovarlo. Ma è un virus assolutamente naturale”.