Non è stata ancora scritta la parola fine sulla tragedia dello scorso 6 marzo 2013: quella notte morì David Rossi, il capo comunicazione del Monte dei Paschi di Siena deceduto dopo essere volato giù dalla finestra del suo ufficio. Come vi abbiamo raccontato, non è ancora chiaro se si tratti di un omicidio o di un suicidio, ma la famiglia di Rossi non ha dubbi: qualcuno lo ha ammazzato. Una tesi sostenuta fortemente dalla moglie Antonella Tognazzi – «E’ stato ucciso e hanno messo tutto a tacere» – e dalla figlia Carolina Orlandi: intervenuta ai microfoni di Libero, la 27enne ha sostenuto che i segni presenti sul corpo della vittima non lasciano di certo pensare a un suicidio. A suo avviso, come racconta a Giovanni Terzi, molte cose sono state sottovalutate nel corso delle indagini e dietro la morte del padre si nascondono reticenze e omissioni.
DAVID ROSSI, LA FIGLIA CAROLINA ORLANDI: “NON FU SUICIDIO”
Dopo aver sottolineato come David Rossi fosse molto nervoso in quel periodo, Carolina Orlandi si è soffermata sulle leggerezze investigative: «Il procuratore Natalini dispose la distruzione dei fazzoletti intrisi di sangue trovati nel cestino della stanza di David. Certo, poteva essere sangue di mio padre, ma una analisi sarebbe stata importante e avrebbe eliminato ogni dubbio. Così come la restituzione e poi la distruzione dei vestiti di David a mia zia, senza nemmeno analizzarli. E ancora: fuori da Monte Paschi esistono credo una quindicina di telecamere che riprendono ogni movimento che avviene lì davanti, ma nessuna immagine è stata recuperata se non quella del vicolo dove per più di venti minuti agonizzava e moriva David». Ma non solo, visto che Carolina Orlandi accende i riflettori su un altro dettaglio degno di nota: «Considera che il corpo di David era pieno di segni non compatibili con la caduta», citando i lividi sui polsi, i segni sul torace e le scarpe rovinate «come se mio padre avesse cercato di risalire dentro la finestra».