Tra le verifiche che farà la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi c’è pure quella della versione di Giandavide De Pau, il serial killer di Prati. Al tenente colonnello Adolfo Gregori, che potrà avvalersi del contributo dei Ris, stando a quanto riportato nella delibera e riferito dal Corriere della Sera, è stato affidato il compito di effettuare una verifica della corrispondenza dei dati antropometrici dell’ex autista del boss Michele Senese con le figure non identificate che compaiono nelle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza nel vicolo Monte Pio a Siena, dove nel 2013 precipitò il portavoce della banca Monte dei Paschi dopo una caduta dalla finestra del suo ufficio. Tra le ombre che compaiono nei filmati potrebbe esserci proprio De Pau. Non è chiaro se possa avere davvero informazioni sulla tragedia, per capire se fu davvero suicidio o se invece si tratta di suicidio, così come non si può ancora stabilire se vi sia un nesso tra i tre omicidi di Prati e la morte di David Rossi, ma di sicuro la commissione incaricata di far luce sulla morte del manager non vuole tralasciare nulla, infatti il presidente Gianluca Vinci ha disposto la consulenza e, in via prudenziale, al momento ha deciso di non sentire direttamente il serial killer.
DAVID ROSSI, GIANDAVIDE DE PAU È L’UOMO DEL VIDEO?
Giandavide De Pau era stato sentito a Rebibbia a metà luglio, visto che aveva reso delle dichiarazioni riguardo un suo coinvolgimento diretto nel caso David Rossi. Dagli atti della commissione si evince che quello del serial killer di Prati potrebbe essere stato un tentativo di far emergere «una qualche sorta di pazzia» o effettivamente ha dimostrato ciò. Comunque, quando gli sono state poste delle domande riguardo il suo passato e le attività criminali, riferiva di non ricordare nulla o smentiva qualsiasi cosa, tra cui gli stessi delitti per i quali è attualmente detenuto in carcere.
Di fronte alla possibile contraddizione tra la pretesa follia e il possesso regolare della patente di guida, De Pau ha spiegato che gli era scaduta. Stando a quanto riportato dal Corriere, bisogna verificare se quella del serial killer sia una strategia difensiva, visto che è a processo per il triplice omicidio di Prati, o se ci sia qualcosa che merita di essere verificato in relazione alla morte di David Rossi. Per ora non sarà convocato in seduta plenaria perché, a detta di Vinci, non sarebbe utile la sua audizione, visto che ha dimostrato di avere un’attendibilità calante. Invece, verranno effettuati i riscontri sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza nella zona di Rocca Salimbeni a Siena.