«Mio padre David Rossi poteva essere salvato». Dopo i risultati della maxi-perizia richiesta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta la rabbia di Carolina Orlandi, figlia della moglie del manager di Monte dei Paschi di Siena morto cadendo dalla finestra del suo ufficio, cresce in maniera esponenziale. «Poteva essere salvato, se il dipendente di Mps avesse fatto il suo lavoro, cioè sorvegliare tutte le telecamere della sede di Siena. Questo non l’ha fatto, si è limitato ad appuntare su un foglio ingressi e uscite da quella sede. Quindi, ha aspettato per 20 minuti che qualcuno lo soccorresse, cosa che non è accaduta ed ora non c’è più», ha dichiarato ieri a Zona Bianca.
A proposito del nuovo testimone, emerso da un nuovo filmato, Carolina Orlandi ha aggiunto: «Da anni sosteniamo che quel vicolo sia stato un porto di mare. Ci sono stati tanti accessi durante l’agonia di David, stava morendo e queste persone non sono state mai identificate, perché non sono state richieste le celle telefoniche. È stato aperto un fascicolo per omissione di soccorso tre anni dopo la morte. Questo ha fatto sì che non si potesse più risalire all’identità di queste persone». Invece la procura ha detto alla famiglia di David Rossi che «le persone che si intravedono erano probabilmente dei passanti attirati dall’accaduto».
“VIDEO CANCELLATO, BUGIE E OMISSIONI…”
Carolina Orlandi ha ricordato a Zona Bianca che per anni hanno chiesto altri video, del resto il padre David Rossi lavorava nella sede centrale della Banca Monte dei Paschi. «C’è sempre stato detto di no, che il girato era sovrascritto. Ci è stato detto che tutte le porte erano bloccate o allarmate. Ora scopriamo che esiste questo filmato e che è stato cancellato. Si vedono due dipendenti uscire serenamente a distanza di due minuti dalla morte di David. Lo sappiamo grazie al lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta, non dal lavoro delle procure». La giovane si è lasciata andare ad uno sfogo: «Vi lascio immaginare cosa significhi dover guardare il video della morte del proprio caro con attenzione, vederlo agonizzare per 20 minuti, vedere le foto dell’autopsia, un corpo martoriato. E vi lascio immaginare cosa vuol dire non avere giustizia, che tende a tutelare gli eletti e se stessa». Carolina Orlandi ha aggiunto: «Vi lascio immaginare la rabbia, era mio maestro, avevo aspettato tutta la vita di diventare adulta per confrontarmi con lui alla pari e condividere la passione della scrittura, me l’hanno tolto mentre facevo il secondo anno di università. Mia madre non vive da 9 anni, spera di poterlo raggiungere».
“CHI HA MENTITO NON È CREDIBILE…”
«Entreremo in possesso della relazione della Commissione, ci lavoreremo molto perché sono emerse molte cose importanti. Lavoreremo su questi documenti e chiederemo la riapertura delle indagini per omicidio», ha promesso Carolina Orlandi, seriamente intenzionata a proseguire la sua battaglia per ottenere verità sulla morte di David Rossi. Ne ha parlato anche l’avvocato Paolo Pirani, legale della famiglia del manager di Mps, intervenuto a Zona Bianca: «Le risultanze della Commissione, soprattutto i video, confermano quello che noi avevamo chiesto e detto. Se consideriamo quello che dice il medico legale Fineschi, che conferma quello che hanno detto il colonnello Zavattaro e la dottoressa Cattaneo nella seconda riapertura d’indagine, cioè che David fosse stato picchiato prima della caduta, noi possiamo dire che c’è un punto fermo. Ci sono delle persone che hanno mentito agli inquirenti». Il legale non fa nomi, ma attacca: «Tutti quelli che hanno dichiarato che l’unica via d’ingresso era quello di piazza Salimbeni sono non credibili quando vengono fatto domande sullo stato d’animo di David. E devono essere ritenute in qualche modo responsabili di questi 9 lunghi anni. Indipendentemente dalla modalità della caduta di David, su cui ho già richiesto la documentazione e su cui abbiamo profondi dubbi».