Il caso della morte di David Rossi, avvenuta il 6 marzo 2013, lascia aperte ancora due porte: si è trattato di omicidio o di suicidio? Ad interrogarsi sul quesito che da anni ossessiona la famiglia del capo comunicazione del Monte dei Paschi di Siena, è ancora una volta la trasmissione Le Iene, che torna con la replica dello speciale già andato in onda nella passata stagione ed in onda questo lunedì in prima serata. David Rossi decise davvero di togliersi la vita volando giù dalla finestra del suo ufficio? Tanti i dubbi in merito a questa ipotesi, avvalorati da tutta una serie di elementi – dal video della caduta alle lacune nelle indagini – che tuttavia non sono bastati a evitare ben due archiviazioni. Le Iene hanno dedicato ampio spazio al caso, ripercorrendo tutto ciò che si poteva fare ma non è stato fatto, il tutto avvalorato da importanti testimonianze, come quella dell’ex sindaco di Siena, Pierluigi Piccini. Nel caso della morte di David Rossi si inserisce poi un altro fatto che potrebbe aver influenzato le indagini e che ha a che fare con presunti festini a base di sesso e droga ai quali avrebbero partecipato personalità importanti. Il caso finisce addirittura con il coinvolgere anche il Vaticano, con dichiarazioni a dir poco esplosive.
MORTE DAVID ROSSI RESTA UN GIALLO
La morte di David Rossi va ad inserirsi in un clima molto delicato per il Mps, in quel periodo finito in una bufera giudiziaria, mediatica e finanziaria. Prima di essere rinvenuto senza vita ai piedi della finestra del suo ufficio, David scrisse una mail all’allora ad di Mps, Fabrizio Viola, nella quale lo avverte di voler parlare con i pm. Due giorni prima di morire, salta all’occhio una frase scritta dal capo comunicazione della banca: “Stasera mi suicido, sul serio, aiutatemi!!!”. Nei successivi messaggi ribadisce l’intenzione di parlare con i magistrati. Ma c’è ancora un’altra pista che porterebbe a Roma, in particolare al Vaticano. Il riferimento è contenuto in un appunto presente sulla scrivania di Rossi e che rimanda a Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente della banca del Vaticano Ior ed all’epoca de fatti capo italiano della Banca Santader. Proprio l’uomo ha rilasciato a Le Iene alcune dichiarazioni esplosive che hanno aperto nuovi scenari sui motivi che avrebbero spinto Rossi a parlare con i pm. In merito a questa intenzione, l’ex sindaco senese e dirigente Mps, Piccini, sull’amico David ha commentato: “La città è convinta che sia stato ucciso. David fa un errore storico, cioè dice che sarebbe andato dai magistrati a raccontare tutto”. Tutto, cosa?
DUBBI SULLE INDAGINI
Ulteriori dubbi sull’intricato caso relativo alla morte di David Rossi emergono dai presunti errori compiuti in fase di indagine. A parlare di “indagini fatte male” fu lo stesso ex sindaco di Siena ai microfoni della trasmissione di Italia 1. Secondo la famiglia, è lungo l’elenco di ciò che si sarebbe potuto fare per appurare la verità sulla fine drammatica del capo comunicazione Mps ma non si è fatto. Dalla mancata richiesta dei tabulati della zona al mancato sequestro dei vestiti di David. Non solo, le ferite sul corpo non furono mai analizzate accuratamente, nè fu eseguito un esame del Dna sul corpo e nel suo ufficio. Non furono poi identificati tutti i presenti in banca al momento della caduta mortale, né furono acquisite le immagini delle videocamere interne ed esterne. Dubbi anche sul video che riprende la caduta e che risulta tagliato. Spunta inoltre un uomo misterioso nel vicolo che fugge via alla vista di David: chi era? Non fu mai fatta chiarezza né aperta una indagine per omissione di soccorso. La mancata riapertura delle indagini prima del 2015 ha reso purtroppo indecifrabili molti elementi forse importanti.