David Sassoli è il nuovo presidente del Parlamento Europeo ma non mancano le prime polemiche. Non sono passate inosservate le parole dell’esponente Pd sulle Ong, ecco il commento di Matteo Salvini: «Il nuovo presidente del Parlamento europeo, eurodeputato del Pd ed ex giornalista Rai: “il Parlamento sarà sempre più aperto alle Ong”. Siamo su Scherzi a parte…». Così Daniela Santanchè: «Per il neo-presidente David Sassoli il Parlamento Ue sarà “ancora più aperto alle ong”. Uno avrebbe pensato che dovesse aprirsi ai popoli europei… Pessimo inizio!». Infine, l’attacco di Giorgia Meloni: «Se il buongiorno si vede dal mattino la presidenza del Parlamento Europeo di David Sassoli inizia malissimo, in tipico stile Pd: adulazione delle lobby e omaggio alle Ong che favoriscono l’immigrazione clandestina. Il che dimostra che purtroppo non basta essere italiani per difendere gli interessi dell’Italia. Per questo rivendichiamo con orgoglio la nostra scelta di non averlo votato e di aver invece sostenuto il candidato del nostro gruppo ECR, Jan Zahradil, che al contrario di Sassoli non vuole aprire le porte alle Ong ma chiudere i confini ai trafficanti di esseri umani». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DAVID SASSOLI, NEO PRESIDENTE EUROPARLAMENTO LANCIATO DA SANTORO
David Sassoli è approdato alla presidenza del Parlamento Europeo coronando una lunga carriera politica tra le fila del centrosinistra. Ma è come giornalista che Sassoli si è fatto conoscere dall’opinione pubblica: laureatosi in Scienze Politiche ha iniziato la sua carriera giornalistica per il quotidiano Il Tempo, passando poi all’agenzia Asca e svolgendo il ruolo di collaboratore anche per il Giorno di Milano. Il suo mentore professionale è stato di fatto Michele Santoro che lo lanciò nel 1992 nei suoi programmi di approfondimento giornalistico, collaborando Rai 3 nelle trasmissioni ideate e condotte da Santoro intitolate “Il Rosso e il Nero” e “Tempo Reale”. Quindi il passaggio al Tg1 nel quale il volto di Sassoli è divenuto quello di popolare anchorman, al quale è stata affidata l’edizione delle 20:00 per lungo tempo. Della principale testata giornalistica della Rai è arrivato a ricoprire il ruolo di vicedirettore. (agg. di Fabio Belli)
“RIFORMARE LE REGOLE DI DUBLINO”
Prima la fumata bianca e l’elezione con 345 voti, poi l’emozione per colui che nei prossimi due anni e mezzo sarà il successore, ancora italiano, di Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento Europeo, e poi infine il discorso di insediamento. L’eurodeputato del Pd ed ex mezzobusto noto della Rai, David Sassoli, ha ringraziato Tajani e rivolto uno speciale saluto alle donne elette nel Parlamento, fissando poi quelle che dovrebbero essere le priorità durante la sua presidenza. “La prima cosa da fare è che il Consiglio Europeo discuta subito della riforma delle regole di Dublino” ha detto Sassoli, mostrando di voler mettere l’annoso tema dell’immigrazione al centro della sua agenda, quasi a voler togliere terreno sotto i piedi alla grancassa della propaganda sovranista. “Sull’immigrazione vi è troppo scaricabarile tra i governi e ogni volta che accade qualcosa siamo impreparati e dobbiamo ricominciare daccapo” ha detto Sassoli, insistendo sull’urgenza di una rivisitazione di quelle regole criticate da più parti e che già nella precedente legislatura europea era stata sollecitata. (agg. di R. G. Flore)
NOMINA SASSOLI, LA BOLDRINI “PUNGE” I SOVRANISTI…
David Sassoli, europarlamentare del Partito Democratico, è stato eletto presidente del parlamento europeo. L’argomento è ovviamente in trend topic su Twitter e sono numerosi i cinguetti sulla vicenda. Fra coloro che hanno postato sul noto social, anche l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha scritto: «#DavidSassoli presidente del parlamento europeo è una bella notizia! Complimenti e auguri di buon lavoro! P.S. Volevano distruggere l’Europa ma i sovranisti, ancora una volta, non toccano palla». Una stilettata quella della Boldrini al governo gialloverde, così come il commento di un altro utente: «#CarolaRacketeLIBERA e #DavidSassoli eletto presidente del Parlamento europeo. Due felici notizie distanti poche ore. Code in farmacie a causa di una richiesta inconsueta di Malox, Citrosodina, Citrato di sodio e Antispasmina colica. Il fenomeno causato da qualche intolleranza». Simile il pensiero di un altro utente social: «2 buone notizie, che riscaldano il cuore: – #DavidSassoli @DavidSassoli eletto nuovo presidente – #CarolaRackete è libera». Infine un altro post sempre sulla stessa falsa riga: «Buon lavoro a #DavidSassoli nuovo presidente del #ParlamentoEuropeo unico Italiano eletto tra le cinque più alte cariche europee non è della Lega ma del PD. La dice lunga sull’isolamento del governo in Europa…». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
DAVID SASSOLI, CHI È IL NUOVO PRESIDENTE EUROPARLAMENTO
Nel suo primo discorso da Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli ha dato l’impronta sui temi che dovranno essere toccati nei prossimi 5 anni di legislatura europea: «Sull’immigrazione vi è troppo scaricabarile fra governi e ogni volta che accade qualcosa siamo impreparati e si ricomincia daccapo. Signori del Consiglio Europeo, questo Parlamento crede che sia arrivato il momento di discutere la riforma del Regolamento di Dublino che quest’Aula, a stragrande maggioranza, ha proposto nella scorsa legislatura». Per l’esponente del Pd, la riforma sul fronte migranti «lo dovete ai cittadini europei che chiedono più solidarietà fra gli Stati membri; lo dovete alla povera gente per quel senso di umanità che non vogliamo smarrire e che ci ha fatto grandi agli occhi del mondo». Non mancano gli attacchi al fronte sovranista nelle parole poi pronunciate subito dopo dal neo eletto Presidente dell’Europarlamento «Non siamo un incidente della storia, ma i figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi». (agg. di Niccolò Magnani)
SASSOLI ELETTO PRESIDENTE PARLAMENTO UE
«Si tratta – diceva Aldo Moro – di vivere il tempo che ci è stato dato con tutte le sue difficoltà. Si tratta, però, anche di essere coraggiosi e fiduciosi. Proprio in questo senso accolgo con fiducia e con coraggio la mia elezione a Presidente del Parlamento europeo. Grazie!», queste le prime parole di David Sassoli dopo essere stato eletto come nuovo presidente del Parlamento Europeo. L’esponente del Partito Democratico subentra a un altro italiano, il forzista Antonio Tajani, e l’area dem è in festa, anche se non mancano le stilettate al Governo gialloverde: «David Sassoli eletto Presidente del Parlamento Europeo.Grande risultato della delegazione del Partito Democratico e del gruppo S&D. Peccato Lega-M5S non abbiano supportato un candidato italiano, perdendo altra occasione per mostrare volontà reale di rafforzare nostro Paese in Eu», le parole dell’europarlamentare Irene Tinagli. Queste, invece, le parole dell’ex premier Matteo Renzi: «Buon lavoro a David Sassoli eletto presidente del Parlamento Europeo. E in bocca al lupo a Ursula Von Der Leyen, Charles Michel, Josep Borrell, Christine Lagarde. L’Europa intera si aspetta molto dai nuovi leader». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DAVID SASSOLI, L’APPELLO: “SIA CASA DELLA DEMOCRAZIA”
David Sassoli sta giocando in queste ore la partita più importante della sua carriera politica, quella che lo porterà con ogni probabilità ad essere eletto nuovo presidente del Parlamento Europeo. Il deputato del Partito Democratico ha mancato l’elezione diretta al primo turno per soli sette voti, ma la sensazione è che per la fumata bianca sia soltanto questione di tempo. Come riportato da LaPresse, nel suo appello come candidato alla presidenza dell’Europarlamento, Sassoli ha dichiarato:”Dobbiamo essere tutti, comunque la pensiamo, impegnati nel costruire la casa della democrazia. Questo Parlamento deve essere la casa della democrazia europea. Voglio essere rappresentante con voi delle nostre differenze e della nostra capacità di decidere per affermare la centralità del Parlamento, la sua autonomia, il valore della democrazia che esso rappresenta”. (agg. di Dario D’Angelo)
DAVID SASSOLI ALLA PRESIDENZA DELL’EUROPARLAMENTO?
David Sassoli è il candidato al ruolo di presidente del parlamento europeo del gruppo dei Socialisti & Democratici. Il 63enne con un lungo passato come giornalista Rai, è a Bruxelles dal 2009, come esponente del Partito Democratico, ed è stato poi rieletto nel 2014 e nel 2019. Come sottolineato dai colleghi de IlSole24Ore.it, nell’ultima legislatura ha ricoperto per i due mandati previsti di due anni e mezzo ognuno, la carica di vicepresidente dell’Eurocamera. Sassoli dovrà scontrarsi con Ska Keller, candidato dei Verdi, Jan Zahradil dei Conservatori e Riformisti, e infine Sira Rego per la Sinistra Gue. In base a quanto stabilito dalla procedura dell’Unione Europea per divenire numero uno del parlamento bisogna ottenere una maggioranza assoluta dei voti nelle prime tre votazioni, leggasi il 50% dei deputati più uno, pari a 376 su un totale di 751.
DAVID SASSOLI: CANDIDATO AL RUOLO DI PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Con la quarta elezione, invece, si scontrano i soli due candidati che hanno ottenuto più preferenze, e chi ottiene una semplice maggioranza ottiene il mandato. Sassoli, oltre ai 154 europarlamenti dei Socialisti & Democratici, dovrebbe ottenere anche il sostegno dei 182 del Partito popolare europeo, di conseguenza fanno un totale di 336 voti a favore. Una nomina, quella di Sassoli, che soddisferebbe l’Italia, dopo una legislatura in cui ha visto Mario Draghi, Federica Mogherini e Antonio Tajani ricoprire cariche di assoluto prestigio a livello europeo. Come ricorda IlSole24Ore.it, l’Italia punta anche ad un posto nel board della banca centrale, nonché a quello di vicepresidente della commissione europea. «Avremo il portafoglio più strategico nell’interesse dei cittadini italiani: la concorrenza – le parole del premier Giuseppe Conte – c’è un accordo di massima con i vicepremier, che ho sentito, e mi sembra che tutti siamo d’accordo che nella designazione la magna pars l’avrà la Lega, alla luce del risultato delle europee. Naturalmente concorderemo la figura più idonea».