Duro sfogo di Francesca Fioretti dopo le anticipazioni sui risultati di una perizia disposta dal gup Angelo Antonio Pezzuti per far luce sulle cause della morte di Davide Astori. Stando a quanto riportato dall’Ansa, una delle conclusioni emerse sarebbe che la morte del capitano della Fiorentina non poteva essere evitata. Se da un lato è vero che le aritmie cardiache emerse nei controlli di routine del calciatore avrebbero suggerito esami più approfonditi, a partire dall’holter cardiaco, d’altra parte questo esame difficilmente avrebbe potuto rilevare la cardiomiopatia aritmogena biventricolare di cui soffriva il difensore. Sarebbe questa una delle conclusioni della perizia svolta dai consulenti del Tribunale di Firenze, il medico legale Gian Luca Bruno e il professor Fiorenzo Gaita.
L’esito sarà discusso giovedì 4 febbraio e all’udienza prenderà parte Francesca Fioretti. «Nutrivo molti dubbi sull’essere presente di persona alla prossima udienza, ora sento di dover essere lì, a dimostrare simbolicamente, con forza e senza rancore, che è solo in quell’aula che la verità potrà essere accertata, accettata e condivisa. Il passato e il futuro ci chiedono di essere coraggiosi», ha scritto infatti in un lungo post pubblicato su Instagram.
MORTE DAVIDE ASTORI, FRANCESCA FIORETTI “VOGLIO VERITÀ”
Il post di Francesca Fioretti si apre con una premessa. «In questi anni ho sempre voluto evitare dichiarazioni pubbliche sulla morte di Davide e sul processo in corso». Questo anche perché la compagna del capitano della Fiorentina confidava nel fatto che l’onestà di Davide Astori avrebbero portato a risposte altrettanto oneste. «È ancora così, ho ancora fiducia che accada». Poi è entrata nel merito delle indiscrezioni delle ultime ore. «Leggo in queste ore notizie che non sarebbero dovute essere divulgate. Resto stupita da questo passo così avventato e dal fatto che venga fornita un’interpretazione parziale e contraddittoria di una perizia medica che rappresenta a ogni modo solo una di quelle di cui dispone la magistratura».
Francesca Fioretti è purtroppo consapevole che qualsiasi verità emergerà, «non sarà consolatoria in ogni caso». Però di una cosa è certa: «L’idea che la morte di Davide potesse essere evitata aumenta persino il dolore. Ma se esisteva anche la più piccola possibilità che avesse a disposizione un minuto in più, un’ora in più o la sua vita intera, io credo che quella possibilità dovesse essere esplorata, che lui meritasse di averla e che tutto ciò che l’ha ostacolata debba in caso venire alla luce. Per lui e per evitare che succeda di nuovo».
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