Davide Barillari cacciato dal Movimento 5 Stelle: il consigliere regionale del Lazio è stato espulso dal gruppo pentastellato. Un’esclusione che era nell’aria da diversi giorni – già venerdì il 46enne l’aveva preannunciata – ma l’ufficialità è arrivata negli ultimi minuti: «Arrivata l’espulsione. Sono stato cacciato dal M5S dopo 10 anni di vero attivismo dal basso, oggi sono dichiarato “colpevole” di essere rimasto coerente ai valori e alle promesse fatte ai cittadini, “colpevole” di non essermi mai venduto al Partito Democratico come hanno fatto tanti altri. Ora, dai banchi del gruppo misto, continuerò con ancora più forza a combattere a fianco dei cittadini, nelle battaglie che i miei colleghi non hanno più il coraggio di fare».
DAVIDE BARILLARI: “CACCIATO DAL M5S VIA MAIL”
L’unica sua colpa, ha spiegato Davide Barillari, è quella di essere colpevole di coerenza e di non essersi prostrato al Partito Democratico, un tempo primo avversario ed ora alleato di Governo a Roma. Barillari ha poi aggiunto su Facebook: «Espulso via mail, senza nemmeno una telefonata. Ho chiesto, invano, di poter essere giudicato dalla base, da tutti gli attivisti, e non dai vertici. Ci sarebbe da ridere….espulso dal M5S proprio perchè ho cercato con altri 1300 attivisti e oltre 100 portavoce comunali di SALVARE il M5S dalla sua deriva. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…». Ma la stagione delle espulsioni grilline potrebbe non terminare qui: Huffington Post rende noto che rischiano grosso Mario Michele Giarrusso, Dalila Nesci e Nicola Acunzo.