Un omicidio premeditato ed efferato quello Davide Calbucci, ucciso con 34 coltellate lo scorso dicembre a Cesena dal vicino di casa Giuseppe Di Giacomo. Quest’ultimo è stato condannato all’ergastolo, una sentenza che non si aspettava perché ha sostenuto di essere stato aggredito e di aver reagito quindi per un eccesso colposo di legittima difesa. Ha sempre giustificato il suo gesto come un impeto dettato da una situazione di stress, visto che Davide Calbucci lo accusava di essere un molestatore di donne. Della vicenda ha parlato la moglie Iwona Bednarz oggi ai Fatti Vostri. “Ho visto il lenzuolo bianco e ho riconosciuto le scarpe di mio marito. Mi sono sentita male, non sentivo più le gambe”. Quella mattina era uscito con un cane al parco, lì lo aspettava il vicino che l’ha ucciso.
“C’erano testimoni, quindi hanno subito indicato il ‘Siciliano’. Hanno sentito che diceva ‘Adesso sei sistemato’ e se ne è andato”. Ma lei comunque non aveva dubbi perché c’erano stati problemi con il vicino, ma per futili motivi. “La sera prima dell’omicidio mio marito si è fermato a parlare con la figlia della sua compagna per metterlo in guardia, dicendogli che molestava le donne al parco. Lei non ha risposto ed è rientrata a casa”.
OMICIDIO DAVIDE CALBUCCI: IL DOLORE DELLA FIGLIA
La moglie di Davide Calbucci ha raccontato il dolore della figlia, che il giorno dopo dell’omicidio ha compiuto 14 anni. “Si mette il profumo del padre, dorme col suo pigiama al suo posto”, ha detto affranta Iwona Bednarz ai Fatti Vostri. La donna ha spiegato di essere stata stravolta dalle immagini del marito che sono state mostrate al processo. “Gli auguro una lunga vita perché deve restare in carcere e pagare per quello che ha fatto”.
Riguardo la compagna dell’assassino: “Mi guarda negli occhi e mi sfida, mi dispiace, perché si poteva evitare questa cosa. La signora sapeva che poteva succedere qualcosa di grave, poteva mettere in guardia mio marito”. L’avvocato Alessandro Sintucci, legale della famiglia della vittima, ha spiegato che anche sono stati liquidati oltre 400mila euro di provvisionale, ma difficilmente otterranno giustizia perché aveva solo 10mila euro su un conto e una porzione di un fabbricato.