Davide Casaleggio a tutto tondo ai microfoni di Sky Tg 24. Il presidente dell’associazione Rousseau è tornato sulla separazione dal Movimento 5 Stelle ed ha tenuto subito a precisare che di aver assistito negli ultimi sedici mesi a violazioni di regole, metodi di partecipazione democratica e principi fondativi del Movimento: «Era molto difficile restare in un contesto che ho conosciuto molto diverso e che ho contribuito a costruire con mio padre».
Negli ultimi giorni in casa Movimento 5 Stelle si è parlato a lungo del doppio mandato, con il confronto tra il reggente Beppe Grillo e Giuseppe Conte ma non solo, questo il giudizio di Davide Casaleggio: «Sono dispiaciuto che non sia stata presa una posizione chiara: in tre o quattro mesi di leadership in pectore di Conte non l’ho ancora vista. Ho visto, invece, una presa di posizione chiara da parte di Grillo».
DAVIDE CASALEGGIO: “NON SI METTONO ALL’ASTA I PRINCIPI FONDATIVI”
Sul nuovo corso del M5s, Davide Casaleggio ha spiegato di aver capito che il supporto alla nuova formazione politica sarà importante, basti pensare ai 1.000 euro chiesti ai parlamentari al posto dei 300 euro di prima: «Fino ad aprile due terzi dei parlamentari non avevano ancora aderito a questa nuova idea di organizzazione politica. Mi spiacerebbe se ci fosse una trattativa economica rispetto ad alcuni principi fondativi, perché quando si mettono all’asta dei principi fondativi si sta parlando di liquidazione di un’organizzazione». Davide Casaleggio si è poi soffermato sulla questione dei dati degli iscritti al M5s: «Era un problema su chi fosse il titolare che potesse richiedere questi dati. Noi siamo stati molto cauti, il garante della privacy e gli organi politici del Movimento si sono presi la responsabilità di indicare in Vito Crimi il titolare, nonostante alcuni tribunali non lo abbiano riconosciuto come legale rappresentante del M5s, e successivamente abbiamo trasferito immediatamente i dati».