CASALEGGIO VS M5S, LO SCONTRO TOTALE: “HANNO PERSO L’IDENTITÀ”

Il M5s «si basa su piedi d’argilla, non ha più fondamenta, così non va da nessuna parte. Oggi i Cinquestelle dovrebbero darsi un’identità nuova e dare un nome nuovo a questa creatura»: lo ha detto il presidente dell’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio, andato via da ogni incarico nel partito da oltre un anno dopo un durissimo scontro legale e politico con gli allora vertice del Movimento.



Raggiunto da “Libero Quotidiano” l’indomani dello show di Beppe Grillo col ritorno in tv da Fazio, il figlio del fondatore M5s Gianroberto Casaleggio non si ritirare da giudizi e considerazioni durissime contro l’attuale dirigenza 5Stelle, da Giuseppe Conte in giù: «è una una gestione che a mio avviso non c’entra più niente con quella che avevamo pensato all’inizio». Secondo Davide Casaleggio, in alcune regioni il M5s è addirittura attorno all’1,8%, «in pratica percentuali diviso dieci rispetto al passato e questo per me è un dispiacere, non lo nego».



DA GRILLO A CONTE, IL GIUDIZIO NETTO DELL’EX CASALEGGIO. SUL FUTURO…

Manca qualsiasi organizzazione dal basso del partito, oltre che una leadership chiara che possa riportare il M5s ai fasti e alle scelte “democratiche” del passato: secondo Davide Casaleggio, gli elettori sono delusi e disgustati come lo è lui in questo momento, «una volta erano migliaia di persone a decidere, oggi sono 3 o 4. Fra l’altro, non si capisce il perché di queste scelte visto che alle elezioni hanno sempre perso».Uno dei motivi per cui era nato il M5s con Casaleggio e Grillo era proprio il riportare la gente alle urne arrabbiata con gli altri partiti, ora invece non accade più: «alle ultime elezioni il M5s ha perso 6 milioni di voti. io non conoscevo gli iscritti, né conoscevano Beppe, nessun amico d’infanzia, nessun nepotismo. Tutte le persone elette sono state veramente elette dal basso».



Anche per questi motivi si è tornati a ripiegare sul finanziamento pubblico al partito, proprio perché «non ci sono più i volontari che appendono i volantini», attacca Davide Casaleggio. Ammette di sentire in continuazione Alessandro Di Battista, un altro ex M5s infuriato con Conte e la dirigenza M5s attuale, ma conferma l’impegno al momento per la sua piattaforma Camelot (gestita con la moglie Enrica Sabatini), allontanando un futuro di nuovo in politica: «Io mi sono sempre concentrato sulla creazione di piattaforme di partecipazione digitale. E tutte le volte che mi è stato offerto un posto, da consigliere a parlamentare a ministro, ho sempre rifiutato perché non volevo alcun conflitto d’interesse e non volevo fare come altre persone che hanno accomodato lo Statuto M5S a loro immagine», racconta ancora Davide Casaleggio a “Libero”, non prima di conclude come oggi il Movimento «si basa su piedi d’argilla, non ha più fondamenta, così non va da nessuna parte. Oggi i Cinquestelle dovrebbero darsi un’identità nuova e dare un nome nuovo a questa creatura».

In merito al giudizio sul Presidente M5s, Giuseppe Conte, Casaleggio jr non ha alcun dubbio sul ruolo che contribuito a diminuire l’interesse dell’elettorato sul Movimento: «Si è fatto votare come monocandidato. Una cosa che nessun partito ha mai fatto in Italia, ma neanche in Europa, quella di avere un unico candidato alla leadership. Significa che non c’è più partecipazione dal basso e il dramma è che si sta ripetendo». Sentito poi anche dall’Adnkronos, Davide Casaleggio glissa sul tema Grillo dopo il suo ritorno in tv: «ha parlato più di un’ora e credo che il suo pensiero lo abbia espresso benissimo da solo, senza aggiunte da parte mia».