Davide Casaleggio torna all’attacco del Movimento 5 Stelle. In un’intervista al Tg4 il presidente dell’Associazione Rousseau spara a zero contro quella ‘creatura’ che il padre Gianroberto aveva creato insieme a Beppe Grillo e di cui ora l’ex premier Giuseppe Conte è presidente. “Si è passati da un Movimento iper democratico a un partito iper verticistico, dove un nominato nomina altri nominati”. Questa svolta per Casaleggio jr sta portando “a magri risultati”. Nel suo mirino finisce anche la strategia M5s per quanto riguarda i Comuni e quindi in vista delle elezioni amministrative. “Credo stia patendo il cambio di metodo: si è passato da un metodo in cui le candidature erano un mezzo per portare a termine un programma e oggi invece sono un fine, per piazzare qualche persona o fare un favore a qualcun altro”.



Ma Davide Casaleggio ha citato anche un altro caso, come quello in cui si finisce per “supportare un candidato sindaco terzo come a Milano con Sala”, ma ce ne sono atri in cui si finisce “per restituire un favore come ad esempio a Mastella non presentandosi a Benevento”.

CASALEGGIO VS M5S: “FTICA A TROVARE CANDIDATI”

Nella sua analisi del momento delicato e complicato che sta attraversando il Movimento 5 Stelle, Davide Casaleggio fa riferimento anche a quanto sta accadendo a Milano per le elezioni amministrative. Il presidente Giuseppe Conte, come emerso nei giorni scorsi da indiscrezioni, sta faticando nella scelta del candidato M5s, anche perché la sua idea diverge rispetto a quella della base. “Non è un caso si stia facendo fatica a trovare persone per le liste”, il commento del presidente di Rousseau. Inoltre, ha ricordato: “La scorsa volta con il M5S candidammo 7mila persone e vincemmo anche Roma e Torino. Oggi con il modello partito 2050 si fanno le telefonate per chiedere disponibilità tra amici e parenti”.



Una frecciata velenosa, mentre invece ha speso belle parole per Alessandro Di Battista, che come lui ha preso le distanze dal M5s: “Saprà scegliere in modo adeguato, dovete chiedere a lui. Ha idee molto nette e poco democristiane, questo mi dà un’idea di cosa farà in futuro”. Infine, quando gli è stato chiesto se intende scende in campo in politica: “Ho sempre fatto politica a modo mio fuori dalle istituzioni, creando strumenti di partecipazione digitale”.

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