Reduce dalla direzione di Leggo, Davide Desario sarà il nuovo direttore responsabile dell’Adnkronos. Il 52enne è stato annunciato direttamente dall’editore dell’agenzia di stampa, Pippo Marra, che quest’anno festeggerà i 60 anni di attività. “Benvenuto a Davide Desario alla guida dell’Adnkronos. Il suo profilo di giornalista di rango e la sua esperienza nel campo digitale rappresentano il valore aggiunto che serve all’agenzia per portare avanti le sfide di affidabilità e innovazione che hanno caratterizzato i suoi 60 anni di vita e che in questi ultimi anni sono state portate avanti grazie al direttore uscente Gian Marco Chiocci”, le parole di Marra.
Nel corso del suo intervento, l’editore dell’Adnkronos ha sottolineato che l’informazione primaria è e resta il compito essenziale dell’agenzia anche nell’era del giornalismo digitale: “Tuttavia, non possiamo ignorare le sfide che il web ci impone, tanto più in un campo nel quale siamo da sempre all’avanguardia. L’Adnkronos continuerà a svolgere il ruolo cruciale ricoperto in questi 60 anni nella vita politica ed economica del Paese, mantenendo inalterata la sua capacità di dare voce anche ai fenomeni nascenti e di offrire chiavi di lettura originali e approfondite di quanto accade in Italia e nel mondo, in quel rispetto del pluralismo delle fonti e delle voci che non l’hanno mai fatta scadere nel conformismo ma anzi ne caratterizzano da sempre l’identità”.
Davide Desario nuovo direttore dell’Adnkronos
Dando il benvenuto a Davide Desario, l’editore dell’Adnkronos ha posto l’accento sugli obiettivi della celebre agenzia di stampa: “Il fronte principale rimane quello della lotta senza quartiere alla disinformazione, oltre che alle notizie deliberatamente false che vengono introdotte nel sistema informativo con dei precisi obiettivi di orientamento occulto della pubblica opinione. In questo quadro, abbiamo intenzione di rafforzare le attività di verifica delle fonti e di controllo delle notizie aderendo convintamente alla proposta del sottosegretario Barachini volta alla creazione di un vero e proprio ‘Garante sulle fake news’”.