Davide Di Porto, ex concorrente dell’Isola dei Famosi 2010, è finito sulle pagine di cronaca delle ultime settimane in quanto l’ex moglie, la 56enne Ida Petrolli e il figlio Vittorio Di Porto, 30enne, sono stati arrestati con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio della stessa sostanza stupefacente. L’ex concorrente del reality show isolano non è assolutamente coinvolto in alcun modo nella vicenda, ma il suo nome è volente o nolente finito sulle pagine dei quotidiani, proprio per via di quanto avvenuto ai suoi famigliari. Il quotidiano Il Messaggero chiarisce che nell’abitazione dei due arrestati sono stati rinvenuti più di 200 chilogrammi di hashish e ieri, nel tribunale penale di Roma, è giunta la sentenza: quattro anni di reclusione per la donna e assoluzione per non aver commesso il fatto invece per il 30enne.
«Mio figlio non c’entra niente, sono io che ho accettato di fare la retta perché ero in difficoltà economiche», le parole della madre attraverso una dichiarazione spontanea fornita a inizio udienza. Quindi ha aggiunto: «Quando ha visto quello che avevo portato in casa, lui mi ha anche detto che non voleva entrarci, adesso mi sento terribilmente in colpa». E ancora, sempre riferendosi al 30enne: «lavorava e pagava tutte le spese di casa, io non volevo più pesare su mio figlio». Il pubblico ministero non si è però fatto convincere da tali parole, ed aveva chiesto una condanna di cinque anni di reclusione per entrambi in quanto riteneva che «l’ingente quantitativo di droga e il fatto che non fosse neanche stata occultata, ma soltanto sistemata in casa, non lasciava adito a dubbi».
DAVIDE DI PORTO, PM CHIEDONO CONDANNA DEL FIGLIO: CONDANNATA SOLO L’EX MOGLIE
Il magistrato voleva quindi condannare anche il figlio che «avrebbe potuto denunciare la madre, oppure avrebbe potuto decidere di andare via di casa per non essere coinvolto nella vicenda». Le parole della madre hanno invece convinto il giudice che ha deciso di assolvere il 30enne.
La droga è stata rinvenuta nell’appartamento dei due situato nel quartiere Corviale, zona ovest di Roma, dopo una soffiata. Una volta perquisito lo stabile sono stati rinvenuti più di due quintali di hashish e 1.950 euro in contanti. La droga era stata piazzata in più posti della casa ma non nella stanza del 30enne. Trovato anche un coltello con sopra la stessa sostanza che la madre ha spiegato essere suo.