Davide Ferrerio è in coma irreversibile dopo la brutale aggressione subita a Crotone nell’agosto scorso, mentre era in vacanza con la famiglia. Il giovane bolognese, 20 anni, è stato ridotto in fin di vita, vittima di uno scambio di persona in cui sarebbe precipitato, completamente ignaro, a causa di un 31enne poi iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla vicenda. Per quest’ultimo, ritenuto il vero bersaglio dell’agguato e autore di un messaggio considerato all’origine dello scambio di persona, la Procura di Crotone avrebbe chiesto l’archiviazione.



Il 31enne secondo l’accusa avrebbe scatenato il pestaggio ai danni di Davide Ferrerio dopo aver intuito di essere in pericolo nel contesto di un appuntamento che aveva fissato con una 17enne che avrebbe dovuto vedere di persona, per la prima volta, dopo una conoscenza iniziata via social. A quell’incontro, secondo quanto finora emerso, si sarebbero presentati la minorenne, la madre 41enne e un amico della ragazza, Nicolò Passalacqua (presunto esecutore materiale dell’aggressione) tutti e tre poi arrestati nell’ambito dell’inchiesta aperta per tentato omicidio. La famiglia della vittima, riporta Repubblica, avrebbe annunciato opposizione, attraverso il suo legale, a seguito della richiesta di archiviazione per il 31enne.



Davide Ferrerio: chiesta archiviazione per il 31enne quarto indagato

Nel caso di Davide Ferrerio, il 20enne aggredito e ridotto in fin di vita per uno scambio di persona a Crotone, l’11 agosto scorso, sarebbe intervenuta una richiesta di archiviazione della Procura e questa riguarderebbe la posizione del 31enne indagato con l’ipotesi di essere l’autore del messaggio che avrebbe scatenato il pestaggio ai danni del ragazzo. La famiglia di Davide Ferrerio avrebbe annunciato opposizione, riporta Repubblica, e combatte perché si arrivi all’accertamento delle responsabilità sulla vicenda che ha visto Davide Ferrerio finire in coma irreversibile. I fatti che lo hanno visto coinvolto, vittima inconsapevole di un drammatico scambio di persona, secondo l’accusa si sarebbero consumati nel contesto di un preciso piano d’azione tramato da tre persone per dare una lezione al vero bersaglio dell’agguato, proprio il 31enne per cui sarebbe stata chiesta l’archiviazione.



Quell’11 agosto, mentre Davide Ferrerio si trovava in vacanza con la famiglia a Crotone, uscito per le vie della città sarebbe stato picchiato selvaggiamento con calci e pugni da un giovane, Nicolò Passalacqua, che si sarebbe trovato sul posto per assistere a un appuntamento che un’amica 17enne aveva organizzato con un giovane conosciuto sui social. A quell’incontro avrebbe dovuto prendere parte anche la madre della ragazza che, secondo l’accusa, l’avrebbe spinta a vedere il suo interlocutore di persona per dargli una lezione. A tal proposito sarebbe stato chiesto l’intervento di Passalacqua. Davide Ferrerio sarebbe stato scambiato per un’altra persona, in particolare proprio il soggetto che con la minorenne intratteneva conversazioni online e che, come emerso dalle indagini, sarebbe appunto il 31enne poi indagato. Nicolò Passalacqua avrebbe materialmente aggredito Davide Ferrerio pensando che si trattasse del misterioso corteggiatore della minorenne. A innescare lo scambio di persona sarebbe stato il vero destinatario dell’agguato, il 31enne che, giunto in zona e intuito che potesse trattarsi di una trappola, con un messaggio alla 17enne le avrebbe detto di indossare una camicia bianca così che lei lo individuasse tra la gente. Lo stesso indumento che in quel momento Davide Ferrerio indossava e che avrebbe così indotto Passalacqua a credere che si trattasse del soggetto che stavano aspettando.