Il gup di Crotone ha condannato a 20 anni e 4 mesi di carcere il 23enne Nicolò Passalacqua, accusato di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, a seguito dell’aggressione ai danni di Davide Ferrerio. Quest’ultimo, l’11 agosto del 2022 si trovava nella città calabrese quando, per uno scambio di persona, venne massacrato di botte, finendo in coma in stato vegetativo. Il giudice dell’udienza preliminare ha quindi accolto la richiesta del pm Pasquale Festa, rigettando invece quella della difesa che chiedeva la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni gravissime. “Lo Stato ha risposto, non ci ha lasciato da soli”, le parole a caldo della madre di Davide, Giusy Orlando.
E ancora: “Il dolore è talmente lancinante, disumano, assurdo che non riesco a pensare ad altro perché non c’è niente. C’è semplicemente un ragazzo, un principe perché era il nostro principino, a cui è stata tolta la vita inutilmente. Adesso ci sarà il processo alla mandante e al suo compagno. Spero che anche loro vengano condannati a una pena esemplare”. Il tribunale di Crotone ha stabilito anche un risarcimento da un milione e 305 mila euro in favore di Davide Ferrerio, oltre ad una provvisionale di 200 mila euro a testa per i genitori del ragazzo e per il fratello Alessandro.
DAVIDE FERRERIO, COSA ACCADDE QUELLA SERA DELL’11 AGOSTO 2022
E’ stata invece rigettato la richiesta di risarcimento per danni d’immagine avanzata da Comune e Provincia di Crotone e dal Comune di Bologna. Davide Ferrerio venne aggredito l’11 agosto del 2022, colpito con un tirapugni e dei calci da Passalacqua.
Si trattò di una spedizione punitiva per “difendere” la sorella, ma il povero Davide è stato vittima di uno scambio di persona: l’obiettivo dell’aggressore era infatti un altro ragazzo, che però riuscì a dirottare il picchiatore proprio su Ferrerio tramite sms spedito alla ragazza. Una vicenda drammatica che ha provocato delle lesioni gravissime al giovane bolognese, che stando ai medici non si riprenderà più.