Davide Ferrerio è il ragazzo di appena vent’anni che a causa di uno scambio di persona è stato aggredito con così tanta ferocia da non essersi mai risvegliato dal coma, in cui è precipitato l’11 agosto scorso. A Storie Italiane, nella puntata di oggi martedì 18 ottobre, vengono mostrati per la prima volta dei filmati ripresi dalle telecamere poste sulla facciata del Tribunale di Crotone. In questi video è possibile vedere i lunghi minuti che hanno preceduto l’aggressione e il compimento di una tragedia che ha spezzato la vita di Davide e della sua famiglia.
È la sera dell’11 agosto 2022 e, come spiega la ricostruzione fornita da Storie Italiane, le telecamere riprendono un’automobile che parcheggia in Viale Mazzini e spegne i fari. Sarebbe la macchina dell’aggressore, secondo questa ricostruzione. Dal veicolo esce un uomo, forse snervato dall’attesa, che prende in mano il cellulare e inizia a digitare. Alle ore 20.57 una moto compare nell’inquadratura e la si vede fermarsi tra i due sensi di marcia, sulle strisce pedonali. In quegli stessi istanti compare anche Davide Ferrerio, riconoscibile dalla camicia bianca che indossava quella terribile sera. Davide si ferma dell’altra parte della strada: sta aspettando il suo amico per andare a mangiare una semplice pizza. A quel punto, il centauro prende il proprio cellulare e inizia a digitare.
Davide Ferrerio, il filmato choc delle telecamere: la verità dietro lo scambio di persona?
La conduttrice Eleonora Daniele a questo punto manda in onda un’altra parte di filmato, quella che si avvicina al tragico epilogo. La telecamera del Tribunale di Crotone mostra Davide ricevere una chiamata dall’amico che stava aspettando, che arriverà in ritardo. Secondo la ricostruzione di Storie Italiane, è in quegli istanti che l’uomo in moto comprende la situazione e decide di descrivere se stesso come Davide, riprendendo così a digitare sul proprio cellulare. Poco dopo, un’altra telecamera vicina a Davide lo mostra mentre viene avvicinato dall’aggressore, l’uomo arrivato sul posto con la macchina, che forse inizia a insultarlo. Davide si allontana, senza comprendere la trappola in cui è appena caduto, e la telecamera del Tribunale lo riprende mentre cerca di attraversare le strisce pedonali con il rosso e sfuggire all’aguzzino.
Nella fuga, Davide Ferrerio urta il motociclista, che subito riparte ad altissima velocità contromano. A questo punto, la ricostruzione di Storie Italiane termina e non viene mandato in onda il momento della brutale aggressione.
Davide Ferrerio, la famiglia: “preghiamo, ma non ha mai ripreso conoscenza”
“A me, a noi sono venuti i brividi solo a sentire il racconto – commenta con voce spezzata Alessandro, il fratello di Davide Ferrerio, in collegamento con Eleonora Daniele – È assurdo che sulla vita di Davide si siano messi questi aguzzini. È assurdo che la sua vita venga distrutta senza un perché. È assurdo vedere Davide adesso ridotto pieno di tubi con tutte le braccia piene di buchi per via degli aghi, dei medicinali”. E confessa che “Davide non ha mai ripreso coscienza. È tutto estremamente ingiusto. E le notizie che ci danno i medici sono tutt’altro che confortanti”.
Giusy Orlando, la madre di Davide Ferrerio, lascia sfogo al proprio dolore in diretta a Storie Italiane: “questa tragedia si arricchisce di particolari sempre più agghiaccianti perché hanno giocato con la via di mio figlio ventenne. Non c’è niente di umano in questa vicenda”. E rivolge accuse molto pesanti al motociclista ripreso dalle telecamere: “non c’è un errore, qui c’è un 31enne che capisce il pericolo a cui sta andando incontro. Lui per salvarsi da un pestaggio scarica tutto su Davide, lo vede e lo manda al macello”. “Con quale rimorso può vivere questo b*stardo? – parla con voce spezzata dal dolore in collegamento con Eleonora Daniele – È una cosa che ci sta distruggendo e io gli auguro la stessa distruzione, se ci fosse la pena di morte la augurerei a tutti loro, perché hanno colpito una ragazzo che non c’entrava niente. Io sto soffocando dal dolore”. E Massimiliano, il padre di Davide Ferrerio, confessa che “l’unica cosa che dà conforto è la preghiera” e che “ci svegliamo la mattina in un incubo che non ci dà pace”. Come spiega il legale della famiglia Ferrerio in conclusione alla trasmissione, il 31enne al momento non risulta indagato, nonostante sostenga che la procura sia già in possesso di questi video. E afferma che “le mandanti di questo brutale pestaggio sono le due donne, la madre e la figlia, anche loro devono essere imputate”.