A Storie Italiane si torna a parlare del caso drammatico del povero Davide Ferrerio, il giovane che venne massacrato di botte in quel di Crotone per uno scambio di persona, e che da mesi si trova in coma irreversibile. Il fratello Alessandro, in studio, ha raccontato le ultime novità: “Sono qui come portavoce di Davide, è in coma irreversibile e non può quindi esprimersi. E’ importante che se ne parli. La novità più grande è quella che questo 31enne è imputato anche lui, una notizia fresca”, riferendosi al ragazzo che doveva essere oggetto del pestaggio ma che ha di fatto depistato i suoi aguzzini dirigendoli verso il povero Davide. “Finalmente dopo quasi 8 mesi si sono accorti che questo 31enne con la sua condotta ha fatto si che il mostro si dirigesse verso mio fratello per ammazzarlo”.
Il fratello di Davide Ferrerio ha proseguito: “Durante questi 8 mesi sono sempre stato perplesso di questa titubanza, non penso ci volesse qualcuno della Cassazione per capire la colpa di questo 31enne. Con il suo messaggio, ‘Sono qui, ho la camicia bianca’, ha fatto si che il mostro sia andato da Davide per ammazzarlo e ci è riuscito, visto che Davide ha la vita attaccata a dei macchinari”.
DAVIDE FERRERIO, ELEONORA DANIELE: “LE FOTO DAL LETTO D’OSPEDALE NON LE MANDO…”
Eleonora Daniele ha aggiunto: “Io ho visto le foto di Davide Ferrerio in ospedale e non le voglio mandare, ti toglie l’anima vedere come sta ora, Ha tolto l’anima a questa famiglia che sta continuando a lottare per il desiderio di giustizia”.
In studio a Storie Italiane anche l’avvocato della famiglia di Davide Ferrerio, che ha aggiunto: “Per noi il 31enne aveva una responsabilità perchè ha indirizzato gli aguzzini verso Davide. Lui aveva capito il pericolo è ha indirizzato la spedizione punitiva verso Davide. Quando ha visto cinque persone malintenzionate, la mamma della ragazzina lo va a stuzzicare sulla panchina e gli dice ‘Sei tu che aspetti una minorenne?’, lui ha risposto di no e lei gli ha detto ‘Se eri tu ti spaccavo la testa’, a quel punto lui manda il messaggio scrivendo furbescamente della camicia bianca”. Giovanni Terzi ha aggiunto: “Il 31enne bastava che scriveva ‘Non sono ancora arrivato’ senza indirizzare la spedizione punitiva verso Davide”. Storie Italiane ha mandato in onda anche un’intervista a Giuseppina, la mamma di Davide Ferrerio: “Ha usato dei tirapugni, poi non ti accerti nemmeno chi hai davanti, Davide non poteva avere 31 anni, ha il faccino di un ragazzo di 16 anni, lui l’aveva capito che quello non poteva essere l’obiettivo. Stiamo parlando di futilissimi motivi e una crudeltà e ferocia inaudita, gli ha colpito la testa perchè voleva ammazzarla, ma vuoi dargli la possibilità di parlare?”. Il fratello Alessandro ha concluso dicendo: “Noi andiamo a trovare Davide in questa stanza fredda dove davanti c’è un parco di bambini, il vero ergastolo lo stiamo vivendo noi. Io con lui ero in simbiosi, ero un tutt’uno e me l’hanno strappato per niente”.