Storie Italiane è tornato sul caso di Davide Ferrerio, il povero ragazzo bolognese ridotto in stato vegetativo, per cui il suo aggressore, Passalacqua, è stato condannato in primo grado a 20 anni e 4 mesi di carcere. L’avvocato della famiglia Ferrerio, in studio, ha spiegato: “Venerdì mattina c’è stata una tensione mostruosa – dice riferendosi ai ‘disordini’ avvenuti in tribunale – questa famiglia è andata in tv e per gli imputati era una colpa. La vicinanza avuta da Rai e da Storie Italiane è stata fondamentale. Noi non dovevamo dire nulla in tv”.



Alessandro, fratello di Davide Ferrerio, ha aggiunto: “Ci associamo alle parole dell’avvocato, ringraziamo le forze dell’ordine e la polizia se no sarebbe potuto finire molto male e ciò che è successo venerdì 21 non ha fatto altro che mettere in luce la natura di queste persone. Dopo i fatti accaduti venerdì siamo stati portati a casa con la scorta”. E ancora: “Io provo repulsione verso questi soggetti che non hanno mai provato pentimento. Il padre mi ha detto che mi ammazzava dopo aver ammazzato mio fratello. Io ho fatto denuncia e ho fatto richiesta di scorta. Hanno minacciato soprattutto me, ero il vero oggetto delle minacce, ce l’avevano con me, forse perchè ci ho messo più la faccia”.



DAVIDE FERRERIO: “LE IMMAGINI DALL’OSPEDALE HANNO FATTO MOLTO EFFETTO…”

Durante il processo sono state mandate in onda le immagini del povero Davide: “Hanno sicuramente fatto molto effetto. La pena è esemplare di 20 anni, ma ovviamente l’assenza di mio fratello ha provocato un dolore incredibile, non possiamo ancora capacitarcene. Lui era un cucciolo che si è ritrovato da solo contro 5 o 6 bestie, un ragazzo per bene, di sani principi, che ha pure dato la possibilità a Passalacqua, scappando e facendo capire che lui non c’entrava nulla”.

“Avrebbe potuto avere 10 o 15 secondi – ha continuato il fratello di Davide Ferrerio – per ragionare invece lui era accecato dall’odio, doveva dimostrare alla madre della ragazzina quanto ci tenesse alla figlia. A volte mi domando se sto vivendo la realtà o se sono in una finzione”. Di nuovo l’avvocato, che si è soffermato sul ragazzo che ha dirottato il pestaggio: “Stiamo presentando una sorta di ricorso per far si che questo ragazzo venga imputato quanto meno per il reato di sostituzione di persona”. In conclusione il fratello di Davide Ferrerio ha raccontato di aver avvicinato il condannato in tribunale: “Quando ci ho parlato l’ho visto che abbassava gli occhi, forse ha capito di aver fatto una cavolata”.