“L’ergastolo è il nostro. Sta nel dolore e nella rabbia con cui io e la mia famiglia dobbiamo convivere ogni giorno, per sempre. E non ci fermeremo mai, finché non avremo giustizia”. A parlare è Giusy Orlando, la mamma di Davide Ferrerio, il bolognese di 22 anni che da un anno e mezzo è in coma irreversibile dopo essere stato pestato, per uno scambio di persona, da Nicolò Passalacqua, a Crotone. L’aggressore, che l’anno scorso era stato condannato a vent’anni e quattro mesi per tentato omicidio in primo grado, potrebbe vedere cavarsela in appello. Infatti la perizia medico-legale, se acquisita dalla Corte, rimetterebbe in discussione le sue responsabilità.
Al Resto del Carlino, la mamma si sfoga: “È vergognoso. Se accoglieranno quella perizia, i giudici si metteranno dalla parte dell’aguzzino di mio figlio. C’è un video, fotogrammi chiari di quanto accadde quella sera: non possono essere messi in dubbio. Se l’accusa di tentato omicidio dovesse cadere, ne sarei schifata, non mi sentirei più tutelata dalla giustizia”. Tra un mese e mezzo la Corte deciderà se accogliere la perizia che secondo la mamma “riferisce cose assurde. Il medico legale dice che mio figlio era fragile, aveva le ’ossa di cristallo’ e perciò subì quei gravi traumi: ma come? Davide era guarito, quella patologia l’aveva avuta da bambino, ma da anni stava benissimo. Così infangano il nome di un principe, di un giovane con una bella famiglia, unita e che si ama”.
La mamma di Davide Ferrerio: “La rabbia che ho dentro non finisce”
Davide Ferrerio “aveva il futuro spianato davanti a sé e ha avuto come unica disgrazia quella di incrociare la strada dei peggiori delinquenti di Crotone. E il pugno? La perizia, oltre a smentire i fotogrammi dell’aggressione, in cui si vede chiaramente Passalacqua dare un colpo dall’alto al basso in testa a mio figlio mentre lui è di spalle, smentisce anche quanto riferito dai testimoni, dicendo che mio figlio fu solo colpito al volto, frontalmente” racconta la mamma Giusy Orlando. L’aggressore, invece, “gli sferrò almeno un pugno alla testa, mentre mio figlio era di spalle. Ma chi, io chiedo, uccide qualcuno scambiandolo per un altro? Senza neanche accertarsi di uccidere la persona giusta?”.
A inquietare la mamma di Davide anche e soprattutto il fatto che in tanti “videro tutto e non intervennero a salvarlo: che mondo violento e indifferente è questo? Io credo che avere assistito a una scena tanto crudele e non avere fatto o detto alcunché per impedirla, vuol dire essere colpevoli quanto Passalacqua e gli altri che erano con lui” si chiede. In Aula, la donna, straziata dal dolore da un anno e mezzo, ha rivolto parole dure all’imputato: “Gli avrei detto ben di peggio, se avessi potuto. La rabbia che ho dentro non finisce mai. Non concepisco la crudeltà con cui quello ha spezzato la vita di mio figlio, mentre lui era solo andato al mare, a trovare la nonna. Io e mio marito abbiamo tanto voluto Davide, sa? È arrivato sette anni dopo Alessandro. Eravamo felici che crescessero insieme, che avessero l’un l’altro quando noi non ci saremmo stati più. Ora Alessandro è solo”.