Nel giallo di Davide Fogler, clochard ucciso a Napoli il 31 luglio scorso con un colpo di pistola alla testa, spunta l’ombra di una ipotesi choc. Secondo quanto trapelato nelle ultime ore, gli inquirenti non escluderebbero che l’omicidio possa essere stato commesso durante un test sull’arma del delitto, una sorta di “prova” o di “gioco” sfociato nel sangue. Ma c’è dell’altro: nel ventaglio delle piste sul tavolo delle indagini si innesterebbe anche il sospetto che possa essersi trattato di “un rito di iniziazione” nel tessuto di un fatto lontano dalla cornice del mero incidente.
Davide Fogler aveva 56 anni e sulla sua morte ci sarebbero ancora molti interrogativi da risolvere. Su tutti proprio il contesto in cui è maturato il delitto. Stando a quanto riporta Il Messaggero, non sarebbe escluso che chi ha agito possa averlo fatto nell’intento di testare dal vivo la pistola, forse nel desiderio di assaporare il brivido di tenere un’arma da fuoco in mano o, anche questo scenario ancora al vaglio degli investigatori, di una rappresaglia contro i senzatetto della zona.
Clochard ucciso a Napoli: tutte le ipotesi sulla morte di Davide Fogler
Mentre le indagini sull’omicidio del 56enne Davide Fogler proseguono, emergono con forza le ipotesi che sarebbero attualmente al vaglio degli inquirenti. Il senzatetto è stato ucciso a Napoli con un colpo di pistola alla testa e ora, alla luce degli elementi che sarebbero stati raccolti in sede investigativa, sarebbero diversi gli scenari possibili dietro il delitto. Il clochard è stato ucciso il 31 luglio scorso nel quartiere Bagnoli di Napoli, in pieno giorno, e gli inquirenti, secondo Il Messaggero, lavorerebbero alla soluzione del giallo percorrendo alcune piste rivelatesi potenzialmente utili a restituire i contorni esatti dell’accaduto.
Anzitutto, chi indaga non escluderebbe che l’omicidio di Davide Fogler sia maturato nell’ambito di un “test sulla pistola”, una sorta di prova che l’assassino avrebbe messo in atto per fare esperienza con un’arma da fuoco. A questo orizzonte choc si sommerebbero poi le ipotesi che il delitto possa essere stato commesso “per gioco” oppure per rappresaglia contro i clochard. E ancora, forse nel contesto di un “rito di iniziazione” per gruppi criminali, quasi un “battesimo da killer” di cui il clochard 56enne sarebbe stato vittima scelta in modo casuale tra i senza fissa dimora del posto. Ancora aperta, infine, l’ipotesi che l’omicidio di Davide Fogler rientri in una sorta di regolamento di conti nella piazza di parcheggiatori abusivi della zona.